Minacce e insulti ai politici: quando la Rete è un’alcova di odio

Nel mondo dei social, un semplice pensiero postato sul proprio account o sulla propria pagina fan può innescare reazioni e commenti violenti. Si viene così a creare un “botta e risposta” che spinge gli haters anche a minacciare di morte un esponente politico.

Il caso Meloni

Come riporta “ilGiornale.it”, nelle scorse settimane Giorgia Meloni, attraverso un post su Facebook, fa notare una pagina che si chiama “HaRaGa Dz”. Gli utenti principali di questo account sono algerini, che desiderano, per svariati motivi, raggiungere l’Italia, più precisamente la Sardegna. La leader di Forza Italia scrive: “Da quando il ministro Minniti è stato in Algeria a parlare della questione degli sbarchi diretti di più di 1000 algerini nelle coste del Sulcis e delle Provincia di Cagliarida inizio anno (da aggiungersi ai 1000 dell’anno precedente), gli arrivi dal nord Africa in Sardegna si sono moltiplicati. Solo la scorsa notte sono stati più di 100 gli arrivi tra Porto Pino, Chia, Teulada e Domus De Maria”. Poi aggiunge: “Si è anche scoperto, grazie ad un giornale on line locale, che esiste una pagina facebook dove gli algeriniorganizzano i viaggi e postano le loro attraversate. Delle gite. Peccato che quando arrivano in Italia, la maggior parte poi venga arrestata e denunciata per scippi, furti, spaccio e aggressioni. In quel caso ottengono quello che vogliono: un foglio di via dall’Italia che gli consente di prendere la nave per Civitavecchia, Genova o Livorno e sparire nel nostro territorio. Fratelli d’Italia chiede in modo ancora più forte il blocco navale e il rimpatrio immediato di questa gente che non fugge da una guerra e neanche chiede la protezione internazionale perché sa di non averne diritto ma mette a rischio la sicurezza dei nostri cittadini”.

La risposta

Un pensiero che non è piaciuto molto ai gestori della pagina che nelle scorse ore hanno replicato con un messaggio scritto in arabo. Secondo la traduzione fatta dallo stesso social, i ragazzi di HaRaGa Dz avrebbero scritto: “La senatrice italiana ha pubblicato un articolo sulla nostra pagina? Una pallottola in testa… per il suo bene“. Il quotidiano, non fidandosi troppo della traduzione messa a disposizione da Facebook, ha interpellato un suo contatto di lingua araba che ha confermato il testo, aggiungendo: “Non c’è la parola ‘testa’, ma il messaggio potrebbe essere scritto in dialetto stretto”. Il messaggio è chiaro: bisogna sparare alla Meloni. La leader di Forza Italia, che non è nuova ai battibecco sui social, al momento, non ha replicato. Viene però da chiedersi se, effettivamente, sul web ognuno sia libero di esprimere il proprio parere senza poi essere minacciato o insultato.