“Mi spiace, qui la mentalità è indietro”, perde il lavoro perché è nero

È del 1967 “Indovina chi viene a cena”, film celebre per aver sollevato un velo sulla discriminazione razziale radicata negli Stati Uniti in quegli anni. È invece del 2017, di questi giorni, la notizia che proviene da Cervia, località balneare in provincia di Ravenna: un ragazzo si è visto respingere dall’hotel dove doveva lavorare per via del colore nero della sua pelle. A cena in questo albergo non verrà nessun nero, almeno non come cameriere.

Liquidato con un sms

Il protagonista è un giovane italiano, Paolo, residente a Milano. Dopo aver perfezionato l’accordo di lavoro con la struttura della costiera romagnola, è incappato in un inopinato muro da parte del proprietario dell’albergo, il quale lo ha liquidato con questo sms: “Mi dispiace Paolo, ma non posso mettere ragazzi di colore in sala. Qui in Romagna la gente è molto indietro con la mentalità. Scusami ma non posso farti venire giù. Ciao”.

La vertenza

Il sindacato Filcams-Cgil – che ha diffuso il testo dell’sms – sta ora preparando una vertenza per sostenere in tribunale il caso, scoppiato il 18 giugno scorso. “Siamo di fronte a un evidente caso di discriminazione razziale– dicono i responsabili della Filcams-Cgil – in cui a un danno patrimoniale per avere perso la stagione lavorativa si somma l’umiliazione e la profonda ingiustizia di cui si è vittima. Siamo certi che la Romagna saprà distinguersi dall’inaccettabile connotazione riservatale dall’albergatore”.

La reazione di sindaco e albergatori

Indignato il sindaco di Cervia, Luca Coffari (Pd), che afferma: “È questo un fatto di particolare gravità che non appartiene alla cultura della nostra città e che nulla ha a che fare con la nostra realtà lavorativa e imprenditoriale, che da sempre si avvale di maestranze provenienti da ogni luogo e da ogni parte del mondo, senza mai effettuare discriminazioni di razza, etnia e di religione”.

Sul caso sono intervenute anche le Associazioni degli albergatori cervesi. “Rimango sbalordito – commenta il presidente Ascom Cervia, Maurizio Zoli –. Per me esistono camerieri, cuochi e addetti alla reception che hanno un ruolo e una professionalità”.