Madre segnala il pedofilo a scuola del figlio: licenziata

Un messaggio Whattsapp può costare il posto anche se in ballo c'è la difesa dei propri figli. E' quello che è successo in Spagna dove il Tribunale penale di Pamplona ha condannato un'agente della polizia municipale ad una sanzione pecunaria pari a 4.200 euro e, soprattutto, all'interdizione dai pubblici uffici. Quest'ultimo provvedimento ha comportato inevitabilmente il licenziamento della donna in attività da ben 18 anni.

La condanna

La condanna è arrivata per aver commesso il reato di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio nello svolgimento delle sue funzioni di pubblico ufficiale. La colpa addebitata alla donna è quella di aver inviato su Whattsapp una fotografia di un rapporto interno che la Polizia Provinciale di Navarra aveva a sua volta mandato alla polizia locale e che riguardava un uomo con precedenti per abuso di minori. L'agente di polizia municipale, accompagnando il figlio a scuola, avrebbe notato il sospetto nell'area antistante l'edificio e avrebbe così inviato il messaggio al marito, anch'egli poliziotto. Quest'ultimo, a sua volta, avrebbe inviato la fotografia del rapporto ad un suo collega e padre di un bambino frequentante lo stesso istituto. La catena sarebbe poi continuata successivamente con la diffusione della fotografia illegittima in una chat di gruppo di madri di alunni della scuola coinvolta effettuata dalla moglie del secondo poliziotto allertato. La rapida circolazione del file avrebbe, così, creato un meccanismo di psicosi nei genitori causando sollecitazioni rivolte ai dirigenti scolastici. In questo modo, dunque, sarebbe emerso l'atto illecito commesso dall'agente municipale che è stata condannata per questo dal Tribunale di Pamplona.

Le conseguenze

La sentenza dei giudici spagnoli ha stabilito che c'è stata violazione della privacy e della presunzione di innocenza del sospetto pedofilo ed ha quindi sanzionato la madre premurosa. L'interdizione dai pubblici uffici per il reato di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio ha determinato, quindi, il licenziamento della donna dalla polizia municipale della città. Antonio Suarez Valdes, avvocato dell'ex agente, ha così commentato al quotidiano “El Pais” la vicenda: “E' molto triste che un'agente finisca disoccupata nel tentativo di impedire un crimine di pedofilia all'interno della scuola di sua figlio, ciò che ogni genitore avrebbe fatto”