Lite nel clan, e il commerciante paga tre volte il pizzo

Liti tra clan mafiosi risolte sulla pelle di un commerciante costretto a pagare il pizzo a ben tre famiglie diverse. E’ il dramma di un esercente di Adelfia (nel Barese) vessato dalla cosca Di Consola. L’uomo aveva cominciato a pagare 500 euro al mese nel 2009 alla famiglia di un detenuto. Lo scorso anno però, a seguito di divergenze sorte all’interno del clan, è arrivato l’ordine di pagamento ad altri due carcerati vicini all’organizzazione criminale.

Esasperato e sull’orlo del fallimento l’uomo ha deciso di sporgere denuncia. Le indagini sono iniziate nell’aprile scorso a seguito dell’esplosione di una bomba posta all’ingresso del negozio. Un attentato voluto da uomini vicini al primo detenuto, deciso a mantenere “l’esclusiva” sul pizzo del commerciante. I carabinieri di Triggiano hanno arrestato sei persone tra cui due donne, la moglie e la madre di uno dei detenuti, alle quali sono stati poi concessi i domiciliari.