L’ISIS DICHIARA GUERRA AL CALCIO: VIETATO INDOSSARE LE MAGLIE DI QUESTI CLUB

Il radicalismo islamico non risparmia nemmeno il mondo del calcio, del tifo e del vestire le maglie della proprio squadra del cuore. Indossare la divisa di alcuni club, infatti, può portare a tragiche conseguenze. Nella provincia di Al Furat, in Iraq, l’Isis ha imposto il divieto di vestire diverse casacche, tra cui quella del Milan. Chi non rispetta la legge rischia fino a 80 frustate. Nel mirino del Califfato anche Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Manchester City e Chelsea.

La lista stilata dalla polizia religiosa locale include soprattutto le casacche prodotte dai colossi dell’abbigliamento sportivo Nike e Adidas. Secondo quanto riportato dal Daily Mirror, in Premier League sono finite nel mirino degli estremisti le maglie di Manchester United, Manchester City, Chelsea, West Bromwich e Sunderland. Colpite dal divieto anche quelle delle grandi di Spagna, Barcellona e Real Madrid, così come quelle delle nazionali di Inghilterra, Francia e Germania, tra le nazioni più impegnate nella lotta al Califfato islamico. Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio sulla Jihad e la minaccia terroristica (Jttm), chi dovesse violare la legge anti-magliette rischia fino a ottanta frustate sulla pubblica piazza.

Il Califfato ha vietato la diffusione di queste maglia a causa del fatto che sugli stemmi dei club compaiono simboli che rimandano alla religione cristiana. Nella parte destra dello scudetto del Milnan, infatti, compare una croce rossa in campo bianco, simbolo della città meneghina. Sulla sommità della corona che conclude il logo del club madrileno vi è una croce dorata.