Le bufale sul crollo del Ponte Morandi

Foto di ponti logori stanno girando sul web destando indignazione e condivisioni virali. Sono immagini attribuite al Ponte Morandi di Genova, pochi giorni prima del crollo, ma in realtà si tratta di altre strutture. Senza alcuna verifica, con le squadre dei soccorsi ancora impegnate per recuperare i dispersi tra le macerie, numerosi utenti alimentavano questo moto di sdegno via web.

A svelare le bufale è stato David Puente, un blogger. Le foto che girano sono, ad esempio, quello del ponte di Ripafratta, in provincia di Pisa, oppure quello sull'A26 tra Genova e Gravellona Toce, non distante dal Ponte Morandi. C'è poi una foto che effettivamente corrisponde alla struttura crollata giù il 14 agosto, che tuttavia ritrae una porzione con grave segni di usura che però è rimasta in piedi. In questo caso, David Puente ha utilizzato il materiale raccolto da Google Street View nel corso degli anni per documentare i lavori di manutenzione eseguiti col tempo. La foto dovrebbe essere precedente sia al 2017 che al 2011, anni in cui la Google Car aveva raffigurato una situazione ben diversa, con i lavori di ristrutturazione già eseguiti. C'è chi sostiene che quella foto risalga al 2006, ma non ci sono riscontri certi, come sottolinea il blogger.

Non solo. Lo stesso Puente ha smascherato anche un'altra bufala: su internet è circolata la foto di un cane, descritto come impegnato nei soccorsi di queste ore a Genova. Il blogger ha tuttavia verificato che l'animale non c'entra nulla con il capoluogo ligure. La foto, infatti, risalirebbe addirittura al 2001 e quel cane avrebbe fatto parte dei soccorsi in seguito al crollo delle Twin Towers per l'attentato dell'11 settembre, a Manhattan. Una distanza di circa 6mila e 500 chilometri da Genova. E di circa 17 anni.

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L’ultima “bufala” in ordine di tempo – come riferisce Il Secolo XIX – riguarda il presunto spostamento di uno dei maxi piloni rimasti in piedi durante il terribile crollo che lo scorso 14 agosto ha causato decine di vittime.
Sui social – ma anche su alcuni siti – sono infatti apparse alcune foto che ritraggono un tratto della struttura del ponte che “si appoggia” ad un palazzo che si affaccia su via Fillak, a cavallo tra i quartieri di Sampierdarena e Certosa. Un presunto “campanello di allarme” che dimostrerebbe come ciò che resta del viadotto si stia “spostando” con minaccia di crollo imminente.