Covid-19, Pompeo: “Ci sono prove, il virus arriva dal laboratorio di Wuhan”

Il segretario di Stato americano lo afferma in un'intervista alla Abc: "La Cina ha fatto di tutto per tenere tutti all'oscuro"

Il mondo si appresta alla Fase 2, o almeno alcuni Paesi stanno per farlo, mentre proseguono le indagini, sia scientifiche che non, per capire da dove il coronavirus sia saltato fuori. Dagli Stati Uniti, un’opinione in merito è sempre stata più o meno concorde, anche se dalle alte sfere se n’è fatto menzione solo a fasi alterne. Stavolta, però, il segretario di Stato Mike Pompeo decide di affermarlo ufficialmente in un’intervista alla Abc: “Ci sono numerose prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan”. Un’affermazione che riporta a galla una voce che, almeno nelle fasi iniziali della pandemia, era circolata senza che riscontrasse alcuna prova oggettiva.

Il sospetto

Una voce appunto. Eppure, secondo Pompeo, vi sarebbero molte prove a supporto. E non solo: il segretario di Stato americano specifica che la Cina, pur sapendo quanto accaduto, abbia fatto di tutto per tenere il mondo all’oscuro sul coronavirus. Pompeo non la prende come verità. Certo è che le sue dichiarazioni mettono in subbuglio l’opinione pubblica mondiale che, pur non prestando per la maggior parte credito a un’ipotesi tutt’altro che verificata, continua a interrogarsi su quello che sta vivendo: “Credo che vi sia ancora molto da sapere. Ma posso dire questo: abbiamo fatto del nostro meglio per cercare di rispondere a queste domande. Abbiamo cercato di inviare un team, l’Oms ha cercato di inviare un team. Ma nessuno è stato autorizzato ad entrare in quel laboratorio o in altri, ce ne sono molti in Cina. Il rischio rimane”.

Numeri esorbitanti

Nel frattempo, negli Stati Uniti la situazione continua a rimanere impietosa. Secondo quanto riferito dalla Cnn, citando i dati della Johns Hopkins University, negli Usa il conteggio ha toccato 1,13 milioni di casi e addirittura 66.368 morti. In tutto, finora, sarebbero stati effettuati 6,81 milioni su una popolazione di 330 milioni di persone. New York resta maglia nera, sia sul piano dei contagi (318.134 casi) che delle vittime (24.035). Un numero esorbitante quello americano, soprattutto sul piano della casistica se si pensa che, complessivamente, 1,13 milioni di casi sono stati registrati sul territorio statunitense, a fronte di 3,5 milioni di  contagiati a livello globale.