LADRI SENZA CUORE: RUBANO I PC NELLA SCUOLA TERREMOTATA

“Sciacalli infami”. Li chiama così Sante Stangoni, il sindaco di Acquasanta Terme – comune italiano di 2.890 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche – riferendosi ai ladri che la notte scorsa hanno rubato dieci pc portatili dalla Scuola media “Nicola Amici“, l’unica agibile del comune dopo il devastante terremoto che ha colpito la zona lo scorso 24 agosto. Acquasanta ha infatti la scuola dell’infanzia e delle elementari inagibile, con i bambini a lezione in una tensostruttura.

La nuova scuola media, una struttura antisismica in legno, era stata inaugurata solo il 14 settembre scorso, primo segno di rinascita del dopo sisma. Non per gli ignoti che nella notte sono entrati da una finestra, forti dell’assenza di videocamere di sicurezza, e si sono portati via i 10 notebook della scuola, sei in dotazione dal Miur e quattro donati dopo il terremoto.

L’indignazione è corale. “E’ il gesto che fa male”, incalza il sindaco: “Noi stiamo lottando per non far morire il paese, ci giochiamo tutto ogni giorno, e in Italia c’è gente così, che non ha vergogna…”. Quattro dei pc erano stati consegnati solo il giorno prima del furto, un dono dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri. “Li avevamo chiusi nella scuola ‘Amici’ – spiega la dirigente scolastica Patrizia Palanca – proprio perché ritenevamo che fosse più sicura rispetto alla tensostruttura. E invece i ladri hanno forzato la porta e sono entrati lo stesso. Mi chiedo come abbiano fatto a sapere che erano arrivati nuovi pc poche ore prima”. “Al di là del valore materiale della strumentazione come si fa a rubare ai poveri, a chi non ha più niente?” si chiede, non a torto, la dirigente che invoca “il massimo della pena per i responsabili”.