L'aereo non parte per i capricci dei piloti fuori servizio

Difficile sentire parlare di ritardi quando si tratta della Svizzera. A meno che non ci sia di mezzo un posto in business class su un aereo in partenza da Zurigo e diretto a Bangkok. Il veivolo della compagnia Thai Airways ha registrato, infatti, un ritardo di 90 minuti rispetto alla tabella di marcia.

La pretesa

Nessun problema legato al motore: a causare il disagio a decine di passeggeri è stata la pretesa di due piloti fuori servizio della compagnia che non intendevano accettare l'idea di viaggiare in economy. I loro colleghi in servizio hanno appoggiato questa richiesta e si sono rifiutati di far partire il veivolo. I due dipendenti della Thai Airways, dunque, hanno preteso di viaggiare in business class tenendo, secondo quando hanno riferito gli altri passeggeri, in “ostaggio” il volo. La discussione è continuata a lungo di fronte all'indisponibilità degli altri viaggiatori di cedere il loro posto fino a quando due di loro hanno accettato il cambio di posto, lasciando le ambite poltrone ai due piloti.

La lamentela

Una volta giunti a destinazione, però, il caso è diventato pubblico dopo che sono emerse le lamentele di chi ha dovuto subire questo disagio nonostante avesse pagato il prezzo pieno del biglietto. L'imbarazzante episodio ha costretto il presidente della compagnia aerea, Sumeth Damrongchaitham, a scusarsi: “Esprimo – ha detto il manager thailandese – immenso dispiacere e mi scuso sinceramente con tutti i passeggeri interessati dall'azione non professionale che ha causato il ritardo”. Per ammissione dello stesso presidente della compagnia, i suoi dipendenti hanno tenuto un comportamento per niente professionale. L'aereo, almeno, è riuscito a recuperare diversi minuti durante il volo ma è comunque arrivato con un ritardo di quasi due ore all'aereoporto Suvarnabhumi di Bangkok. La notizia è stata riportata dal quotidiano thailandese “Bangkok Post” e rilanciata nell'edizione odierna del noto portale britannico “Daily Mail”.