Insulta su Facebook i sanitari che lo avevano curato

Quando si dice “ingratitudine”. Un uomo di 52anni residente in provincia di Torino ha avuto la poca creanza di insultare pubblicamente sul proprio profilo Facebook i sanitari che lo avevano preso in cura e assistito, fino alla guarigione, presso l'ospedale di Rivoli. La degenza era avvenuta nel dicembre 2016. A detta del paziente, l'assistenza non fu adeguata, specie da parte degli infermieri.

La particolare gravità delle parole utilizzate, che infangava i servizi del Presidio, avevano indotto sia la Direzione dell’ASL To3 sia il Collegio degli infermieri  IP.AS.VI  a sporgere contro di lui querela per diffamazione: l’uomo, con quel post, aveva diffamato i lavoratori del nosocomio e leso l’immagine dell’Azienda, dissero i legali.

Il risarcimento

Ora la sua cattiva educazione avrà un costo, non solo morale. Infatti lo scorso 18 dicembre, durante la seduta dedicata all’atto di conciliazione fra le parti, finalizzata a superare la necessità di un processo vero e proprio, è stato deciso che l'uomo – oltre alle scuse formali – dovrà risarcire con 500 euro l’Asl To3 (cifra che verrà riutilizzata nei servizi) e con altri 500 euro il Collegio Infermieri, oltre alle spese legali. La prossima volta, quando avrà delle rimostranze, sicuramente utilizzerà le vie ordinarie invece che i social network.