In Piemonte l’insospettabile hitleriano della porta accanto

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Ipozzi avvelenati della propaganda hitleriana non risparmiano l’Italia. Secondo la Fondazione Amedeu-Antonio di Berlino, in Germania sono stati registrati 23 mila reati di stampo neonazista. Per i servizi di sicurezza i neonazisti possono contare su circa 22 mila militanti, 7 mila dei quali appartengono a piccoli gruppi e cellule clandestine. I servizi segreti, sottolinea La Stampa, tengono attualmente sotto osservazione 25 “lupi solitari”, considerati come potenzialmente pericolosi e sospettati di voler organizzare attentati terroristici. “Sui social istigava all'odio contro i musulmani, i migranti, ma anche i gay e i meridionali e in casa aveva bandiere con svastiche e simboli delle SS oltre ad una copia del “Mein Kampf” di Adolf Hitler- riferisce l’Agi-.Un uomo di 45 anni residente in un comune della Val d'Ossola è stato denunciato dalla Digos di Verbania per violazione dell'articolo 604 bis del codice penale, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. L'indagine è partita dall'attività di monitoraggio dei gruppi social di estrema destra. L'uomo frequentava sul web una community internazionale, specializzata nella creazione di meme razzisti, foto, video e post di minacce legati ad ideologie sovraniste e suprematiste. 

Estrema destra in crescita

“Di buona cultura (è laureato) e politicamente non attivo, l'ossolano si scattava ripetutamente foto con un elmetto della Germania nazista che poi venivano pubblicate su internet- evidenzia l’Agi-. A preoccupare gli investigatori in particolare è stata la sua ammirazione per Brenton Tarrant, autore della strage di islamici in Nuova Zelanda. La polizia ha scelto di entrare in azione per non rischiare che l'uomo dalle parole passasse ai fatti”. Sono così scattate le perquisizioni, in cinque immobili riconducibili all'uomo. Non sono state trovate armi. L'ossolano ha collaborato con la polizia, sostenendo candidamente di aver espresso le sue idee, non pensando di aver fatto nulla di male. Oltre alla Germania, tra i Paesi in cui il neonazismo ha trovato terreno fertile ci sono soprattutto la Scandinavia e gli ex sovietici: “Il fenomeno del salto militare, con i campi di addestramento in Russia, sta crescendo – spiega alla Stampa Øyvind Strømmen, analista di Oslo, esperto di movimenti di estrema destra -. Sembra di assistere allo stesso processo che si osservò durante la guerra nei Balcani. Negli Anni 90 era lì che si addestravano i miliziani dell’ultradestra, oggi c’è l’Ucraina. Teatri perfetti per far crescere in sicurezza e preparazione i neonazisti scandinavi, molti dei quali sono andati a combattere anche in Siria, accanto a curdi». Il potenziale di violenza, secondo Øyvind Strømmen è enorme: “I numeri sono ancora bassi, ma i miliziani addestrati in Ucraina tornano nei rispettivi Paesi con un esperienza militare e una fiducia nelle azioni armate estremamente solide”.

Istigazione a delinquere

“Un’intensa attività di monitoraggio negli ambienti riconducibili all'estrema destra con specifico riferimento ai movimenti neonazisti”, spiegano in questura a Verbania, lo sfondo dell'indagine della polizia che ha portato a una perquisizione nell'Ossola a carico di un italiano di 45 anni. L'uomo è stato denunciato per il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione etnica e religiosa. La perquisizione ha portato al sequestro di 2 bandiere riportanti simboli nazisti e delle SS, un elmetto da guerra tedesco, una pubblicazione del “Mein Kampf” di Hitler, 4 computer, 6 pen drive, 1 hard disk esterno, 3 smartphone, 1 tablet, 20 dvd/cd, evidenzia l’Ansa. L'indagine, svolta dalla Digos, è il prodotto del monitoraggio su una comunità di internauti che diffondevano in rete foto, video e post di contenuto razzista e riferimenti a ideologie sovraniste e suprematiste, con minacce rivolte a immigrati, persone di colore, omosessuali e meridionali.