Il “tatuaggio” disegnato dalla bruciatura solare

Si chiama arte delle scottature solari, il suo nome deriva dal termine inglese “Sunburn art”. Ed è una delle mode più stupide e diffuse nel periodo estivo. In cosa consiste questo pericoloso trende che attira i giovani, ma non solo? La “tecnica” consiste nell’utilizzare protezioni solari a schermo totale solo nelle zone in cui si vuol far comparire l’immagine oppure utilizzare adesivi sagomati che schermino la pelle dal sole solo in quei determinati punti. Il sole farà poi tutto il resto: l’esposizione prolungata darà un effetto scottatura alla pelle e metterà in rilievo il disegno desiderato. Poi intervengono gli immancabili social, con i quali si diffonde tramite il proprio profilo il tatuaggio forgiato dal sole. Si tratta di una moda che non prende davvero in considerazione i danni che può provocare. Ci si espone volontariamente e in modo prolungato all’azione dei raggi solari che sono notoriamente induttori di tumori. Al momento può sembrare poco più che un gioco estivo, ma con il tempo si possono avere conseguenze spiacevoli. Occorre infatti considerare che ogni sovraesposizione al sole con scottatura induce un danno permanente alle cellule della pelle. Secondo gli esperti americani, basterebbero solo 5 episodi di scottature per aumentare dell’80% il rischio di melanoma della pelle.

Un'altra moda da bocciare

È una tendenza nata a partire dal 2016, quando ha fatto registrare 16 casi. L'anno seguente sono diventati 25 e nel 2018 almeno 39. Le persone che hanno partecipato alla “Tide POD Challenge”, usanza acnh'essa diffusa grazie ai social network che tramite i “meme” suggerisce di mangiare capsule di detergente per bucato. Il motivo? I “Tide POD” sono talmente attraenti che è impossibile resistere. Resta il fatto che i numeri delle persone coinvolte sono stati reperiti perché si tratta di individui finiti in ospedale per avvelenamento. Non c'è da aggiungere altro.