Hitler nel presepe

Magi, pastori, lavandaie e pescatori. Ma anche politici, attori, calciatori sono apparsi nel corso degli anni nei presepi di San Gregorio Armeno, a Napoli. La creatività degli artigiani partenopei si prende spesso licenze che travalicano i limiti della realtà storica e tradizionale della rappresentazione della Natività. Stavolta, tuttavia, si è andati oltre: ha fatto il giro dei social l'immagine di una statuina di Adolf Hitler che, affianco a quella di Benito Mussolini, adorna un'affollata bancarella.

Il Fuhrer è ritratto con la sua canonica divisa militare, braccio alzato che inneggia al saluto nazista e immancabile fascia con la svastica. La politica locale si è ribellata. “Si tratta di una scelta che inquieta e spaventa – ha detto il presidente del Pd di Napoli, Tommaso Ederoclite – e che deve farci riflettere seriamente. È una vergogna per la città, migliaia di turisti increduli la stanno fotografando diffondendo nel mondo un'immagine inaccettabile di Napoli. Il sindaco dovrebbe intervenire con forza”. Ad intervenire è Enrico Panini, vicesindaco di Napoli. “Sono rimasto senza parole – ha affermato – quando ho appreso che nella strada dei presepi è apparsa la statuina di Hitler. Nel cuore del centro storico, nella città delle quattro giornate, non si può dare spazio ad un personaggio che rappresenta l’antitesi e la negazione criminale dei valori di fratellanza, di accoglienza, di tolleranza che sono propri del popolo napoletano. Ciò è inaccettabile e per questo la statuina va rimossa”. Intanto, l’artigiano che ha realizzato la statuetta si è giustificato. “Dovesse ricapitare – ha spiegato – non la esporrei di nuovo. L'ho fatto solo per accontentare la richiesta di un cliente che me l'ha commissionata. Non ho pensato ai risvolti politici o ideologici, per me è solo lavoro”. In una nota i rappresentanti della Federazione Italia-Israele e della Comunità ebraica di Napoli sottolineano: “L'episodio è tanto più preoccupante perché coincide con uno dei momenti più delicati per ciò che accade in Italia e in Europa, dove gli episodi di antisemitismo e certi movimenti di estrema destra di chiara ispirazione neonazista e neofascista si stanno pericolosissimamente diffondendo”.