Gallipoli, nuova ‘moda’ tra giovani vacanzieri: “bestemmie corali”

Non bastano lo spaccio di droga, l’alcol, il chiasso fino all’alba e le risse. Gli abitanti di Gallipoli devono ora sopportare anche le bestemmie a squarciagola urlate dai balconi delle case affittate a gruppi di giovani vacanzieri.

Fenomeno inedito ma virale

Della nuova becera “moda” ne dà conto il Corriere Salentino, che citando residenti della città balneare sottolinea che il fenomeno “è inedito ma virale”. Si legge ancora che “forse per spezzare le serate in attesa di riversarsi sul lungomare, i turisti si lasciano andare a imprecazioni e parolacce sciorinando in dialetti differenti ponendo nel mirino sempre Santi e Padreterno“.

Secondo il Corriere Salentino, il flusso di turisti a Gallipoli quest’anno sarebbe inferiore agli anni scorsi. Sembra infatti che sia calato il numero di vacanzieri dai cinquant’anni in su, forse perché infastiditi dalla movida selvaggia che da circa dieci anni caratterizza la città del Salento nella stagione estiva.

Giovani in preda ad alcol e droga

Ecco allora che Gallipoli, soprattutto la zona Baia Verde, è in mano a comitive di giovani e giovanissimi ammaliati più che dalle belle spiagge e dallo splendore della città, dalle discoteche e dalle attrattive correlate. Drappelli di ragazzi tra bottiglie di birre, vino e superalcolici rappresentano uno spaccato quotidiano a cui sono abituati residenti e forestieri che passeggiano sul lungomare.

Il giornale salentino riferisce inoltre che in questo periodo imperversa il business della droga. Gruppi di africani spacciano dalla sera fino alle prime luci dell’alba. Gli spacciatori hanno ampia disponibilità: dalle droghe cosiddette leggere a quelle pesanti. Le dosi vengono nascoste nel parco vicino allo stadio, dove gli africani si recano a ritirare la merce dopo essersi accordati con gli acquirenti.

Gallipoli: l’Ibiza d’Italia

Gallipoli è ormai l’epicentro della movida del Salento. Quasi 21mila gli abitanti d’inverno, che d’estate diventano dieci volte di più. La microarea pugliese con le sue cinquanta discoteche (nel 2000 erano otto) ha superato la Romagna, ferma a quarantadue luoghi di “sballo”.

“Case pollaio”

L’incremento del turismo alimenta purtroppo anche abusi. La Guardia di Finanza nei giorni scorsi a seguito di controlli ha individuato su 27 abitazioni controllate 24 “case pollaio”, abitazioni senza requisiti igienico-sanitari riempite all’inverosimile. I militari hanno trovato 181 giovani turisti, 15 dei quali minorenni, provenienti da ogni regione.