Facchino ubriaco si addormenta nella stiva: l'aereo parte

Ha volato per un'ora e mezza intrappolato nella stiva dell'aereo. È successo sul volo Boeing 737 Kansas City-Chicago sabato 27 ottobre. L'uomo, un facchino che lavora per la consociata americana Piedmont Airlines presso l'aeroporto internazionale di Kansas City, si è addormentato in stato d'ebbrezza sul posto di lavoro ed è rimasto intrappolato nella stiva. Nessuno si è accorto della sua scomparsa e l'aereo è decollato alle 5.52 ora locale con l'operaio nella stiva di carico. L'episodio è stato confermato dalle forze dell'ordine. L'addetto al carico, che non è stato identificato, non è stato scoperto fino a quando l'aereo è atterrato all'aeroporto internazionale O'Hare e parcheggiato al gate poco prima delle 7.30 ora locale. Sono in corso le indagini. I dipendenti sono stati intervistati dal Dipartimento di Polizia di Chicago, dall'Fbi e dalla Procura degli Stati Uniti, che rientra in una politica standard in materia di sicurezza dell'aviazione.

Ne dà notizia lo Sportello dei Diritti, il cui presidente Giovanni D'Agata ricorda che non è la prima volta che un addetto al carico di una compagnia aerea è rimasto bloccato nella stiva durante un volo. L'associazione ricorda cita Bill Waldock, professore di scienze della sicurezza alla Embry-Riddle Aeronautical University di Prescott, in Arizona, il quale ha detto che restare intrappolato in una stiva è probabilmente “piuttosto claustrofobico”, ma nel complesso non è rischioso come sembra, dato che l'area è pressurizzata e la temperatura controllata da borse e pacchi, e inoltre molte compagnie aeree trasportano animali nella stiva. “Soprattutto se viaggiano con animali vivi, lo manterranno in media tra 60 e 70 gradi”, ha detto. Waldock ricorda che sono più di una dozzina gli incidenti pubblicizzati di lavoratori delle compagnie aeree rimasti intrappolati nella stiva nel corso degli anni, di solito perché qualcuno si è addormentato. Ha detto che la gestione dei bagagli è un lavoro stancante, con lunghi turni di lavoro e sollevamento pesi. “Ogni tanto cercano di fare un sonnellino perché sono così stanchi”, ha detto. Se però evitassero di ubriacarsi, sicuramente correrebbero meno rischi.