Disabile “Alfiere della Repubblica” resta senza scuolabus

Un disabile che nel marzo scorso era stato premiato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con l'attestato di “Alfiere della Repubblica” per un suo blog, denuncia adesso di non poter più recarsi al liceo per un disservizio nei trasporti. Il giovane, Marcos Alexander Cappato De Araujo, di 18 anni, ha origini brasiliane ed è affetto da tetraparesi spastica. “Il Comune non rimborsa più il servizio di navetta da casa di via Gonin, al Lorenteggio, al liceo di Scienze Umane di Corsico (Milano) e gli eventuali rimborsi, comunque tagliati di circa la metà, potrebbero arrivare solo a marzo”. In famiglia lavora solo il padre che con tre figli a carico non ce la fa a coprire le spese. Da quanto fa sapere l'assessorato alle Politiche sociali e abitative del Comune di Milano, il contributo per la navetta dedicata agli spostamenti per persone con disabilità è a rimborso e, dopo una delibera approvata dal Comune nel 2018, è stato introdotto il principio di compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie per allargare la platea dei beneficiari. Le famiglie devono presentare ogni anno, nel mese di febbraio, la domanda per ricevere il rimborso insieme al modello Isee che certifica la situazione reddituale. Nel mese di maggio 2020 sarà stilata la graduatoria di coloro che hanno diritto ai rimborsi; il Comune ha sottolineato che nel 2019 la famiglia Cappato è rientrata in questa graduatoria e ha ottenuto il rimborso del servizio. Fino al mese di maggio quindi sarà a carico della famiglia la spesa per il trasporto che poi sarà rimborsato, per una parte, se ci saranno le condizioni.

Il premio

L’onorificenza “Alfiere della Repubblica” era stata assegnata a Marcos per il suo impegno nella difesa dei diritti dei disabili e per il suo talento nella scrittura e nella regia. I suoi racconti si trovano sul sito 50seconds.com. Studente al liceo delle scienze umane “Vico” di Corsico, Marcos ha girato il cortometraggio «”Due come noi”, interpretato anche da Stefania Sandrelli, grazie a un finanziamento di Dynamo Camp.  “Ho scritto il soggetto, fatto i casting e aiutato in regia: settore che adoro e penso di studiarlo anche all’università — ha detto il giovane al Corriere — Nel film racconto la storia di due amici: uno dei due diventerà disabile per un incidente, ma l’amicizia dell’altro lo aiuterà a rifarsi una vita”. “Per me – raccontava – l’onorificenza è un’emozione grande: posso rappresentare nel mio piccolo un Paese che mi ha dato tanto. E portare un messaggio che mi sta a cuore: quello di non mollare mai, di non lasciare indietro i propri sogni”. Attualmente, Marcos ha avviato una petizione su change.org per il “Diritto universale agli audiolibri”. “La lettura e l’accesso libero all’istruzione e alla cultura in generale sono diritti fondamentali di ogni essere umano – si legge nel testo di presentazione della petizione -. Perciò credo che sia corretto rendere tutti gli audiolibri gratuiti a bambini, ragazzi e adulti che hanno particolari difficoltà motorie, psichiche, affetti da malattie genetiche e persone ipovedenti e non vedenti”, scrive Maros. Che però è rimasto a piedi.