Davanti al Colosseo dominano gli spacciatori

Èil parco che offre una visuale mozzafiato del Colosseo, famosa in ogni angolo del mondo. Ed è anche il parco che sorge sopra la Domus Aurea, prestigioso resto archeologico della dimora dell'imperatore Nerone. Il Colle Oppio, oggi, è però anche la cartina di tornasole di una città che arranca tra squallore e criminalità. Un'inchiesta di Elena Barlozzari e Alessandra Benignetti per Il Giornale, racconta che ormai nel parco la vegetazione è incolta, cresce il numero di sbandati che che trovano ricovero nei suoi meandri ed è fiorente il business dello spaccio di droga. A gestirlo – testimonia l'inchiesta – è un gruppo di richiedenti asilo che si è stabilito nei pressi di ciò che rimane del vecchio roseto: una giungla di rovi e sterpaglia.

Le due giornaliste spiegano che “le forze dell’ordine non sono all’oscuro dei traffici che si svolgono da queste parti, tant’è che, qualche giorno fa, hanno dissotterrato ben 1.300 dosi di hashish e marijuana pronte per essere smistate ai turisti che ormai, raccontano i residenti, hanno preso il parco all’ombra del Colosseo come punto di riferimento per lo sballo”. “Con l’aiuto dei cani antidroga, gli agenti del commissariato Esquilino – prosegue Il Giornale – hanno passato al setaccio ogni anfratto della villa, scovando un vero e proprio arsenale di sostanze stupefacenti, nascosto in delle buche ricoperte dalla vegetazione. E sono scattate le manette per ben cinque pusher. Ma il blitz non sembra aver scoraggiato il resto del gruppo, anzi”.

Come testimonia il video pubblicato su Il Giornale, appena si entra in villa si può notare subito la presenza di stranieri appollaiati e pronti a soddisfare le richieste di sostanze stupefacenti degli avventori. Le due giornaliste si avvicinano loro e chiedono informazioni: “hashish e marijuana costano 10 euro al grammo e qui non sono disposti a fare sconti”. “La trattativa dura una manciata di secondi e in men che non si dica ci ritroviamo la nostra dose di erba in tasca – prosegue l'articolo -. Mentre avviene lo scambio il parco brulica di turisti, residenti e anche di mamme con bambini piccoli”. Gli spacciatori spiegano alle due donne che vengono tutti da Mali e Niger e che sono in attesa dei documenti per poi andare via dall'Italia. “Sognano un futuro in Francia, oppure in Belgio, ma, nel frattempo, ammettono candidamente di spacciare 'per mangiare'. Molti al parco del Colle Oppio ci dormono anche, testimoniano i giovani africani”. Ma l'inchiesta racconta che, oltre ad hashish e marijuana, si può trovare anche la cocaina in quello che dovrebbe essere un parco archeologico battuto da centinaia di turisti per raggiungere il Colosseo, e dove c'è chi lo sceglie per iniettarsi l'eroina. Colle Oppio, infatti, brulica di tossici e di soccorritori di Villa Maraini che provano a salvare vite.