Green pass: allarme per i 400mila lavoratori agricoli. Protestano portuali e autotrasportatori

Sul piede di guerra anche i lavoratori portuali - un 20% non è vaccinato - e gli autotrasportatori che promettono scioperi

In agricoltura, dove l’obbligo del Green pass scatta per circa 400mila lavoratori che in questo momento sono impegnati soprattutto per la vendemmia, la raccolta delle mele e quella delle olive, secondo Coldiretti circa il 25% degli addetti non è vaccinato. L’associazione chiede così che il governo intervenga “per non lasciare marcire le produzioni sugli alberi” dato che “l’attività agricola non può essere fermata”.

Vendemmia a rischio

Il presidente dell’associazione Ettore Prandini chiede, quindi, “la semplificazione e la velocizzazione delle operazioni di controllo che aiuterebbe le aziende agricole che, essendo all’aperto, non possono contare sui tornelli per la verifica all’ingresso dei lavoratori e in questo contesto è importante rendere disponibili alle aziende celermente i dati di chi è in regola con il Green pass”.

Sindacati portuali sul piede di guerra

Le richieste di semplificazione non arrivano soltanto dal settore agricolo, spiega TgCom24. Sul piede di guerra c’è anche quello portuale dove, secondo i sindacati, ci sarebbe circa un 20% di lavoratori non vaccinati contro il Covid che minaccia di bloccare tutto.

Per evitare il caos il ministero dell’Interno, con una circolare inviata ai prefetti, ha sollecitato le imprese a fornire tamponi rapidi e molecolari gratuiti. La situazione più esplosiva è a Trieste, dove la percentuale dei non vaccinati sale al 40%. Qui, come riporta Il Messaggero, la proposta di mediazione del governo non è stata accolta favorevolmente.

Stefano Puzzer, portavoce dei portuali di Trieste ha rincarato la dose: “L’unica apertura nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il blocco di venerdì è confermato, oggi ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Anche quello di Genova? Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma”.

Anche gli autotrasportatori protestano

Altro settore in protesta è quello degli autotrasportatori che, invece, chiedono di poter usufruire di test gratis. Questa possibilità eviterebbe il caos, come scaffali dei supermercati vuoti o carenza di benzina nei distributori.

Il presidente di Confimi Industria (associazione a cui aderiscono 46mila aziende manifatturiere), Paolo Agnelli, è a favore dei tamponi gratuiti: “Meglio che fermare le macchine o ridurre i turni”.

Anche Fsp Polizia, il sindacato di settore, chiede maggiori chiarimenti. Il segretario generale Valter Mazzetti ha annunciato per il 21 ottobre un incontro con il ministro Lamorgese “per discutere le più stringenti problematiche legate all’obbligatorietà della presentazione del Green pass per recarsi a lavoro”. Mazzetti ha definito l’incontro “certamente tardivo, considerato che l’ora X scatta il giorno 15, ma comunque importante per cercare soluzioni mirate a sciogliere i nodi irrisolti”.