Coronavirus, medici sotto stress. La marijuana l’unico rimedio per combatterlo?

Il controverso studio brasiliano che propone l'utilizzo di marijuana per gli operatori sanitari in prima linea nella lotta contro il Covid-19

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Murilo Chaves in un impianto di coltivazione di Abrace fonte: https://abraceesperanca.org.br/home/cannabis-item-essencial-durante-pandemia/

L’Associazione brasiliana di sostegno alla cannabis Esperanza (Abrace) sta per condurre uno studio sull’opportunità di prescrivere marijuana a medici e infermieri che presentano sintomi di stress, a causa del loro lavoro in prima linea contro la pandemia da coronavirus.

La ricerca relativa all’uso di marijuana

Murilo Chaves, farmacista e membro di Abrace, ha reso noto che sono stati dimostrati gli effetti ansiolitici della pianta. Lo studio sarà condotto con un “olio di cannabis integrale” a bassa concentrazione di THC, sostanza psicoattiva nella marijuana. Per potersi sottoporre al test, il personale sanitario non può essere consumatore abituale di marijuana o avere gravi problemi psicologici. A giugno scorso, l’Università Federale di Santa Catarina, nel sud del Brasile, ha approvato tale ricerca.

Davvero l’unico rimedio?

Come è possibile pensare che questo possa rappresentare l’unico rimedio per aiutare il personale sanitario a superare tale tipo di stress? Un’alternativa valida e senza effetti collaterali potrebbe essere una bella vacanza omaggio al mare. Il mare, grazie ai suoi colori e ai suoi movimenti, soprattutto se calmo, aiuta a rilassare totalmente il sistema nervoso. In Italia, sono stati molti i gestori di strutture ricettive sul mare  a offrire a medici e infermieri una settimana di soggiorno. Tante sono già le testimonianze di turisti “sanitari” che hanno tratto benefici da ciò.