Coronavirus: ecco perché un paziente ha sputato a due sanitari

L'uomo ha dato in escandescenza a causa della troppa attesa per il tampone, i medici sono in quarantena

Un medico

In prima linea durante questi duri giorni del Coronavirus ci sono medici ed infermieri. Sono loro che, anche allo stremo delle forze, rimangono in reparto per assicurare copertura ed efficienza al nostro sistema sanitario. Risulta quindi increscioso l’episodio registratosi stamane all’ospedale Cotugno di Napoli: un paziente con i sintomi virali è stato sottoposto al tampone, come da procedura ma il tempo di attesa ha messo in agitazione il signore che ha sputato ai sanitari.

L’accaduto

L’uomo ha sputato, come “rimprovero”, ad un medico e ad un infermiere. Ora i due sono in quarantena dato che, in tal guisa, sono a rischio contagio. Il paziente, che ha anche aggredito il personale ospedaliero, si trovava nella sala dove viene effettuato il Triage e si attende per essere sottoposti al tampone. Come da indicazioni, i pazienti senza sintomatologie significative hanno aspettato che medici e infermieri si occupassero dell’assistenza di 4 casi gravi, giunti con le ambulanze del 118. Durante l’organizzazione dei ricoveri per i casi critici giunti in ospedale, uno dei cittadini in attesa ha cominciato ad inveire contro la dottoressa che aveva chiesto ai pazienti in sala di attesa di aspettare a causa delle emergenze in corso.

Gli effetti

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia Vomero, allertati dal personale ospedaliero che hanno raccolto le testimonianze di quanto accaduto e procederanno alle indagini per individuare l’aggressore. “In questo momento così critico, due sanitari sono stati costretti ad auto-isolarsi, un danno per la collettività che deve fare a meno di loro e di una delle dottoresse più valide e assennate del presidio  -commenta amareggiato Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda dei Colli – medici, infermieri e operatori sanitari sono i nostri eroi, è gravissimo ciò che è accaduto”. “Il risultato -continua il direttore- è che ora ho due ottimi operatori, bravi e impegnati, in isolamento a casa, che non potranno dare il loro contributo in questa fase. Noi, come sempre, continuiamo a lavorare 24 ore su 24 per dare risposte ai cittadini. Ma e’ incredibile che i nostri sforzi e le nostre risorse possano essere sprecati in questo modo. Tra l’altro l’attesa che avrebbe ‘irritato’ l’aggressore, era dovuta a due casi gravi arrivati in ambulanza”, dice il Dg riferendo all’uomo, che era arrivato con mezzi propri al pronto soccorso, “dopo questo gesto assurdo si è dileguato prima dell’arrivo dei carabinieri” . “Il questore – ha concluso il Di Mauro – che ho sentito dopo l’episodio, ci ha dato disponibilità per l’intervento rapido, entro due minuti dalla chiamata,  e per un rafforzamento dei presidi, soprattutto in vista di un possibile aumento dei flussi e del panico legati all’epidemia da Coronavirus”.