Clamorosa gaffe del premier: confonde il Giappone con la Cina

Confondere la Cina con il Giappone può capitare a una persona comune. Del resto sono due grandi potenze dell'estremo oriente ed entrambe le popolazioni hanno gli occhi a mandorla. Ma se a fare questo errore è un primo ministro di un Paese importante, proprio durante un incontro diplomatico con il presidente giapponese, allora fa notizia.

Il doppio errore di Trudeau

E' ciò che è successo al primo ministro canadese Justin Trudeau, che ricevendo domenica scorsa il primo ministro del Giappone Shinzo Abe ad Ottawa per discutere, tra le altre questioni, del commercio e del prossimo vertice del G20 nel Paese nipponico, si è esibito per ben due volte in una clamorosa gaffe. Trudeau stava parlando delle relazioni diplomatiche tra Ottawa e Tokyo, quando ad un certo punto ha confuso il Giappone con la Cina. L'errore – come testimonia un video – è stato ripetuto in due diverse fasi dell'incontro diplomatico. Nella prima occasione ha detto: “È un vero piacere dare il benvenuto al primo ministro Shinzo Abe in Canada per la seconda volta in un anno, ad Ottawa per la prima volta in questo mandato in occasione di 90 anni di rapporti diplomatici tra Canada e Cina…”. Si è poi subito corretto affermando “Canada e Giappone”. Tutto a posto? Niente affatto: pochi minuti dopo, di nuovo Trudeau ha detto “Cina” anziché “Giappone”.

L'ironia sui social

Il fatto ha chiaramento dato la stura a un profluvio di ironia sui social. Il profilo “Canada Proud” ha pubblicato un meme in cui si vede il primo ministro Trudeau al bancone impegnato a mangiare sushi, tipico piatto giapponese, con il virgolettato “Io amo il sushi… è il mio piatto cinese preferito!”. In un altro meme, si vede un fermo immagine dell'incontro ad Ottawa tra i due capi di Stato e la scritta virgolettata, sopra la testa del premier canadese rivolto verso Abe: “Quindi mi stai dicendo che Cina e Giappone non sono lo stesso Paese?“. Non sarebbe la prima volta che il primo ministro del Canada fa gaffe nel corso di discorsi pubblici: un breve elenco è stato proposto in un articolo del National.

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