Botte ai campionati di arti marziali: una lite fra atleti finisce in rissa

Un incontro di arti marziali finisce a botte. Non è un paradosso, ma quanto accaduto a Palermo, durante i campionati internazionali Wuma 2016, iniziati lo scorso 26 novembre e organizzati all’interno del Palamangano (ristrutturato recentemente), col patrocinio del Comune del capoluogo siciliano: “Ciò rappresenta per Palermo un ulteriore vanto ed una ulteriore conferma di una attrattiva internazionale anche dal punto di vista turistico”, aveva detto il sindaco Leoluca Orlando alla cerimonia di apertura della competizione. Appena poche ore dopo, si è ritrovato a dover condannare una rissa, verificatasi al termine di una lite tra due giovanissimi lottatori, uno inglese e l’altro italiano. Protagonisti dell’episodio non solo i due lottatori ma anche familiari e sostenitori. Il risultato: un intervento della polizia, qualche ferita e ben sei denunce.

Alla base della zuffa, stando a quanto riportato, un diverbio avvenuto fuori dal ring tra i due atleti (forse in merito a un colpo proibito), che si sarebbe concluso con una ferita al braccio riportata da un altro ragazzo che stava assistendo all’incontro in corso. Di qui l’intervento dei genitori per capire cosa fosse successo: “Ho cercato solo di capire perché mio figlio fosse stato ferito al braccio – ha spiegato il padre del ferito -. Siamo stati prima insultati, poi spintonati infine aggrediti. Alla fine siamo stati denunciati per rissa. E’ intervenuta anche l’ambasciata inglese per avere notizie”.

Il tafferuglio è stato in seguito sedato dalla polizia, prontamente intervenuta per calmare gli animi. Alcuni operatori del 118 hanno prestato cure a quattro persone, rimaste lievemente ferite, mentre sono attualmente in corso le indagini per stabilire le responsabilità di quanto avvenuto. Inevitabili le rimostranze del sindaco Orlando: “Esprimo la mia netta condanna per quanto di grave è accaduto, restando in attesa di ricevere notizie sulla dinamica che ha determinato gli spiacevoli episodi che si sono registrati”. Le gare, una volta tornata sotto controllo la situazione, sono riprese regolarmente.

Al netto delle indagini in corso, quanto verificatosi nel Palamangano di Palermo non può che rappresentare una brutta macchia sul ruolo dello sport nel contesto della formazione al rispetto e alla disciplina di giovani atleti.