Bimbi “su misura” grazie ai test sul Dna

Se non è eugenetica questa… La New Jersey Genomic Prediction (una startup statunitense) ha lanciato un test, denominato LifeView, che promette di creare “bambini più sani e belli” utilizzando l'analisi del Dna. LifeView, a dire dei creatori, riuscirebbe a prevedere quali embrioni ottenuti da una procedura di fecondazione in vitro avrebbero meno probabilità di ammalarsi di una decina di patologie genetiche. Ma il test prevede la possibilità di scegliere anche caratteristiche fisiche normali, quali la statura del futuro nascituro.

Le critiche

La notizia ha creato un ovvio interesse in molte coppie che vorrebbero un figlio, ma altrettante critiche dai genetisti perché solleva interrogativi e dubbi di tipo etico. LifeView è stato infatti lanciato a ottobre durante un incontro annuale degli specialisti della fertilità a Filadelfia con un discutibile quanto fuorviante banner in cui era scritto: “Ha le orecchie e il sorriso del tuo partner. Ma non il suo rischio di diabete“. “E' irresponsabile suggerire che la scienza sia arrivata al punto di poter prevedere in modo affidabile quale embrione selezionare per ridurre al minimo il rischio di malattia – ha commentato critico Graham Coop, genetista dell'Università della California a Davis ripreso da Tgcom24 -. La scienza semplicemente non c'è ancora arrivata”. Da parte sua, il ginecologo David Keefe, padre di 7 figli, teme che le coppie convinte di poter scegliere i bambini da una specie di menù genetico – tipo Gattaca, il film di fantascienza in cui era possibile scegliere altezza, bellezza e intelligenza del bimbo – resteranno molto deluse: la perfezione – assicura – non esiste. Per fortuna.