Sei luoghi comuni da sfatare

Tempo di influenza, tempo di falsi miti. Mentre sui giornali si leggono numeri su quanti italiani sono a letto – al momento 725 mila, secondo il bollettino di sorveglianza epidemiologica Influnet, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) – tra amici e parenti si condivino invece tanti consigli o meglio luoghi comuni. Ma vediamo un pò quali sono.

Le false credenze

  • Stare al freddo fa venire l'influenza: falso. La trasmissione del virus è più difficile all'aria aperta perchè si contrae attraverso le goccioline che il malato produce ad esempio tossendo, quindi con maggiore probabilità in spazi chiusi come gli uffici, le scuole.
  • Gli antibiotici combattono l’influenza: falso. Gli antibiotici combattono soltanto le infezioni batteriche. E l'influenza stagionale non è causata da un batterio ma da un virus.
  • Con la febbre meglio mangiare poco: falso. Perché il sistema immunitario ha invece bisogno di cibi nutrienti per poter funzionare meglio.
  • Se mi vaccino non mi ammalo: falso. L'influenza è causata da una moltitudine di ceppi per cui non è possibile garantire una copertura totale. In generale, si può dire che chi si vaccina ha bassa probabilità di ammalarsi e se si ammala, la forma è più leggera.
  • Durante la gravidanza è meglio non vaccinarsi: falso. Dopo aver consultato il proprio ginecologo, è possibile ed anzi utile, perché le donne incinta hanno un indebolimento del sistema immunitario e sono quindi più esposte al virus.
  • La vitamina C mi aiuterà a guarire più facilmente: falso. Perché per quanto migliori il sistema immunitario, il nostro corpo non sarà comunque in grado di assorbirla in dosi elevate.