Gli spazi verdi aiutano le funzioni cognitive dei bambini

Il verde aiuta lo sviluppo del cervello dei bambini. Per tale motivo vivere in quartieri pieni di spazi naturali con aiuole, alberi, piante e fiori – ma basterebbe anche un semplice prato – supporta il cervello a migliorare la memoria spaziale,

La “memoria di lavoro spaziale” è responsabile dell'orientamento e della registrazione delle informazioni del contesto in cui si trova il bimbo ed è anche correlata fortemente alla capacità di attenzione e concentrazione. Un suo maggiore sviluppo permette così al bambino di avere migliori risultati scolastici. Lo rivela uno studio pubblicato sul British Journal of Educational Psychology che ha coinvolto quasi 4.800 undicenni residenti in diversi quartieri di città inglesi.

Lo studio

“I nostri risultati suggeriscono un ruolo positivo degli spazi verdi sulle funzioni cognitive dei bambini. La memoria spaziale è un'abilità cognitiva importante fortemente correlata con i risultati scolastici nei bambini, in particolare con le capacità matematiche” – ha riferito l'autore principale del lavoro, Eirini Flouri della University College di Londra, ripreso da Ansa. “Se l'associazione da noi stabilita tra il verde nei quartieri e la memoria spaziale nel bambino è di causa-effetto, i nostri risultati potrebbero essere usati per orientare le decisioni circa l'istruzione e la pianificazione urbana”.

Camminare nella natura

Questo non è il primo studio che evidenzi come la vita all'aria aperta immetsi nella natura sia un toccasana per la salute anche psichica dei ragazzi. Secondo una recente ricerca pubblicata sulla rivista Pnas (“Proceedings of the National Academy of Sciences”) passeggiare in mezzo alla natura ha un effetto rigenerante sul sistema nervoso di grandi e bambini. Lo studio è stato portato avanti da Gregory Bratman, PhD in biologia presso l’Università di Stanford.

La ricerca è stata svolta su un campione di 38 persone abitanti in zone urbane divise in due gruppi che sono state fatte camminare per circa 90 minuti. Metà dei partecipanti in un parco accanto al campus di Stanford, mentre gli altri su una strada trafficata di Palo Alto, California. Al termine dell'esperiemento, tutti sono stati sottoposti alla scansione cerebrale di un'area del cervello denominata 'corteccia prefrontale subgenuale', zona attiva in pensieri negativi autoreferenziali.

I risultati hanno messo in rilievo come le persone che avevano passeggiato nel parco avessero manifestato un abbassamento dei pensieri negativi mentre la passeggiata urbana in mezzo al traffico fosse correlata all'aumento dei livelli dei disturbi mentali, inclusa la depressione