Zimbabwe, minacce del governo ai vescovi

Non si arresta la repressione delle manifestazioni di protesta per la corruzione e la gravissima crisi economica. Il ruolo dei vescovi in Zimbabwe

Vescovi in campo per pacificare lo Zimbabwe.  Il governo ha però accusato l’episcopato di interferenza nella politica del Paese. Lanciando minacce nei confronti di monsignor Robert Christopher Ndlovu, arcivescovo di Harare. La Sacbc riunisce i presuli di Sudafrica, Botswana, Swaziland ed esprime piena solidarietà a monsignor Ndlovu. “È molto deplorevole che invece di affrontare i problemi, il governo attraverso il suo ministro dell’Informazione Monica Mutsvangwa, abbia scelto di prendere di mira e insultare l’arcivescovo Robert Ndlovu. Definendolo come “malvagio”. E proiettando la propria agenda tribalistica per alimentare le divisioni nel Paese. Tacere non è un’opzione. Come pastori del popolo. la vostra voce di incoraggiamento dà speranza alle persone a voi affidate per andare avanti. Come vostri fratelli e sorelle nell’Africa meridionale, vi assicuriamo il nostro sostegno e le nostre preghiere. Affinché questo tempo di sofferenza nel vostro Paese possa finire presto”.

 

Allarme

“Notiamo con crescente preoccupazione la continua repressione nello Zimbabwe, che si traduce nell’aumento di disagi e sofferenze per i cittadini. Vi lodiamo per la vostra voce profetica nel condannare le violenze contro la gente comune da parte delle forze di sicurezza. E la corruzione sottostante che ha portato al crollo totale dell’erogazioni dei servizi essenziali alla popolazione” afferma il messaggio inviato dalla Southern African Catholic Bishops’ Conference (Sacbc) ai vescovi dello Zimbabwe, dove non si arresta la repressione delle manifestazioni di protesta per la corruzione e la gravissima crisi economica.

Sos Zimbabwe

“La Chiesa cattolica e i suoi vescovi in Africa meridionale sono solidali incondizionatamente con voi come leadership, presa di mira dal governo. E con le masse di persone che soffrono di questa situazione”. si legge nel  messaggio pubblicato dall’agenzia vaticana Fides. “La vostra lettera pastorale del 14 agosto descrive chiaramente le difficoltà e i problemi affrontati dallo Zimbabwe. E ne analizza le cause, che coloro che detengono l’autorità non vogliono sentire. La vostra voce di incoraggiamento al popolo dello Zimbabwe è ciò che avevano bisogno di sentire in questo momento di più grande bisogno. È appropriato e opportuno che questa lettera sia stata emessa alla vigilia della festa dell’Assunzione di Maria. Prendiamo speranza e manteniamo la certezza data da Nostra Madre che: Dio ha deposto i potenti dai loro troni ed esaltato gli umili”.