In vigore il nuovo Dpcm: come cambiano i colori delle regioni

Da lunedì otto marzo in vigore le nuove ordinanze firmate dal ministro Speranza. Cosa si potrà o non si potrà fare

Entra in vigore da oggi il primo Dpcm del governo Mario Draghi e resterà in vigore fino al prossimo 6 aprile. Le misure previste nel testo, stabilite per cercare di arginare la situazione epidemiologica causata dal coronavirus, copriranno anche le festività di Pasqua. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 8 marzo. Passano in area arancione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto. La Campania e la Romagna passano in zona rossa da lunedì 8 marzo.

Cosa si potrà fare…

Il Dpcm, che mantiene la ripartizione dell’Italia in fasce di colore, stabilisce che si potrà continuare a fare attività motoria all’aperto; fare shopping nei negozi anche non essenziali in zone bianche, gialle e arancioni; visitare musei in zona gialla anche sabato e domenica dal 27 marzo; andare al cinema e al teatro dal 27 marzo in zona gialla; consumare al bar, pub, pasticceria, ristorante fino alle 18.00 in zona gialla; ordinare l’asporto da ristoranti fino alle 22.00 in zone arancione e rossa; andare in negozi di prima necessità in qualsiasi fascia di colore; muoversi dalle ore 05.00 alle ore 22.00 (23.30 in Sardegna) in qualsiasi fascia di colore; visitare un parente o un amico non convivente al giorno in un’abitazione privata diversa dalla propria, in ambito regionale in zona gialla e solo sul territorio comunale in zona arancione.

… e cosa no

Sarà invece vietato visitare parenti o amici se ci si trova in zona rossa, spostarsi fuori regione fino al 27 marzo, andare al cinema o a teatro, praticare sport di contatto, andare dal parrucchiere o estetista, cenare al ristorante (si potrà fare solo nelle zone bianche), andare in piscina o palestra, acquistare con asporto nei bar dopo le 18. 

La situazione in Italia

In base ai dati forniti dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, diffuso nella giornata del 5 marzo, sono 297 le vittime causate dal Covid; i nuovi contagi sono 24.036. Secondo i dati del ministero della salute, dall’inizio dell’emergenza sono morte 99.271 persone. Il tasso di positività è del 6,3%, in calo di 0.4 rispetto al 6,7% di ieri.

Sale la curva dei contagi

La curva segnala una ricrescita dei casi in Italia, ma la ricrescita non è solo in Italia. Nelle ultima settimane c’è un dato di crescita in Italia e anche l’incidenza sta salendo”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull’analisi del monitoraggio settimanale della cabina di regia. “Il contagio in questo momento avviene soprattutto a livello familiare. Questo è un elemento importante”, ha aggiunto Brusaferro.

C’è uno scenario di progressione rapida della diffusione del virus in tutta Italia. Ci avviciniamo alla soglia di allarme di 250 casi per 100mila abitanti, che rende necessarie misure tempestive. Questa soglia è stata superata in 5 regioni e altre la supereranno nella settimana corrente”, ha affermato il presidente dell’Iss. “Bisogna intervenire in maniera tempestiva e radicale per contenere le varianti del virus”, ha spiegato Brusaferro. Bisogna implementare misure contenimento maggiori a partire dalle regioni.