Vanessa Bryant, il dolore e la preghiera per Kobe e Gianna

Ha lasciato un vuoto incolmabile Kobe Bryant, scomparso assieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone nel tragico incidene in elicottero avvenuto pochi giorni fa in California. Una tragedia che ha privato il mondo dello sport americano di una delle sue figure di riferimento e squarciato la felicità della famiglia Bryant, devastata per una doppia perdita che la vicinanza arrivata in questi giorni ha forse potuto confortare ma di certo non alleviare. E’ la moglie di Kobe, Vanessa, a rompere per la prima volta il silenzio seguito alla tragedia, affidando a un post su Instagram il proprio grazie a quanti hanno espresso il loro cordoglio per la morte dell’ex cestista e di sua figlia, chiedendo di continuare a rispettare la privacy della famiglia. E dalle sue parole emerge tutto il dolore di una perdita così grave: “Non ci sono abbastanza parole per descrivere il nostro dolore in questo momento. Mi conforta sapere che Kobe e Gigi sapevano di essere profondamente amati. Siamo stati incredibilmente fortunate ad averli nella nostra vita. Vorrei che fossero qui con noi per sempre, erano doni meravigliosi che abbiamo perso troppo presto. Non so cosa ci riserverà il futuro, è impossibile immaginare la vita senza di loro. Ma ci svegliamo ogni giorno, cercando di andare avanti, mentre Kobe e la nostra bambina, Gigi, ci illuminano la strada. Il nostro amore per loro è infinito, incommensurabile. Vorrei solo poterli abbracciare e baciarli, averli qui con noi per sempre”.

Affetto e cordoglio

Nel ringraziare le migliaia di persone che hanno fatto arrivare la propria vicinanza alla famiglia Bryant, Vanessa ha chiesto di continuare a sostenere la Mamba Sports Foundation che in questi giorni ha istituito “il MambaOnThree Fund per aiutare le altre famiglie colpite da questa tragedia”. Del resto, il grande affetto per Kobe Bryant si è manifestato in ogni modo nei difficili giorni successivi al disastro in California, tanto che una petizione online, finita su Charge.org, ha richiesto addirittura che la silhouette di Kobe prenda il posto di quella di Jerry West, altra leggenda dei Lakers, nel logo ufficiale dell’Nba, realizzato nel 1971 da Alan Siegel e rimasto finora invariato. Una proposta che ha incontrato numerosi apprezzamenti, tanto che in molti hanno iniziato a inviare spunti per il futuro logo, tra una schiacciata, un appoggio a canestro o semplicemente un palleggio come quello di West. Un modo per omaggiare non solo Kobe come giocatore ma come l’esempio di uomo che sua moglie descrive, campione sul parquet ma anche nella sua vita di marito, padre e sostenitore di tantissime iniziative benefiche: “Grazie per tutte le vostre preghiere, ne abbiamo sicuramente bisogno. Siamo completamente devastate dall’improvvisa perdita del mio adorato marito Kobe, il meraviglioso padre delle nostre figlie, e della mia bella e dolce Gianna, una figlia amorevole, premurosa e meravigliosa, sorella straordinaria di Natalia, Bianka e Capri”.