Vaccino, l’Europa parte. Von der Leyen: “Toccante momento di unità”

I 27 Paesi dell'Ue hanno ricevuto le dosi di vaccino Pfizer-BioNTech. Ungheria e Slovacchia hanno cominciato già ieri

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E’ il V-Day in Italia ma anche in tutta Europa (tranne in Ungheria e Slovacchia, che hanno iniziato un giorno fa). La campagna di vaccinazione è partita parallelamente sul territorio europeo, con l’obiettivo di imprimere una svolta nella lotta al coronavirus. Le dosi di vaccino Pfizer-BioNTech (approvato il 21 dicembre scorso) sono state consegnate a tutti i 27 Paesi dell’Unione europea, in tempo per avviare la prima fase della vaccinazione di massa. Da programma, precedenza a medici, infermieri, operatori sanitari e persone più fragili.

Vaccino agli adulti entro il 2021

L’obiettivo dichiarato, vaccinare tutti gli adulti entro il 2021. Va considerato che l’Europa è una delle aree del mondo più colpite. Sono state 16 milioni le persone affette dal virus, 336 mila le vittime. E la seconda ondata ha colpito con forza, costringendo praticamente tutti i Paesi più abitati ad adottare nuove misure di lockdown. Ulteriormente stringenti, per alcuni Stati, dopo la diffusione della cosiddetta variante inglese del Covid-19.

Von der Leyen: “Momento di unità”

Una novità, quella della mutazione, che a ogni modo non dovrebbe inficiare sugli effetti del vaccino. Un punto che gli esperti hanno tenuto a precisare. E, fra i primi a essere somministrato al vaccino Pfizer, c’è il premier della Repubblica Ceca, Andrej Babis. Per la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si tratta di “voltare pagina” al culmine di un anno complicato. La prima fase di vaccinazione la definisce un “toccante momento di unità”, indicando il vaccino come “la chiave per uscire dalla pandemia ”.