Vaccino coronavirus, Guerra: “In commercio entro giugno 2021”

Guerra, si seguirà la strada della licenza sui brevetti

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“I tempi del vaccino? Ci sono almeno 80 candidati in fase di sviluppo in giro per il mondo. Ce ne sono 5 o 6 che hanno superato la prima fase di verifica. Se le cose vanno magnificamente bene, l’ottimismo è quello ci sorregge, entro il primo trimestre dell’anno prossimo dovremmo avere dei candidati molto seri che potrebbero entrare in commercializzazione alla fine del primo semestre”. Sono le parole di Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Durante il prossimo autunno e inverno, “vacciniamoci contro l’influenza stagionale e contro lo pneumococco, due patologie che fanno rumore di fondo e che quindi ci impedirebbero di capire immediatamente se la patologia che verifichiamo è da coronavirus”.

Il brevetto sul vaccino

“Al momento, non esiste un solo caso in giro per il mondo in cui la recidiva sia stata accertata con assoluta certezza. Le cosiddette reinfezioni sono errori diagnostici legati ad un test che prevede la possibilità di esito negativo quando si è positivi e viceversa”. “Per darlo a tutti – però – si percorrerà la strada della licenza su brevetto, come avviene per tutti i farmaci risolutivi”. Non si tratta infatti di far guarire un gruppo ristretto di persone, ma l’intera popolazione mondiale.

Il virus che frantuma l’Europa

Proprio sulla situazione del virus nel mondo, infine, “non è che ci sia molto da discutere”, sostiene Guerra. “Le misure da prendere sono quelle che ha preso l’Italia, si cerca di raffinarle in una situazione internazionale dove purtroppo continua a esserci più competizione che solidarietà”. il vero problema a livello mondiale “è che di materiali e tecnologie non ce ne sono abbastanza per tutti”. E conclude: “È una situazione veramente bizzarra in cui l’Europa si sta frantumando“.