Ue, Von der Leyen: “Decino pacchetto di sanzioni alla Russia entro il 14 febbraio”

Tajani: "L'Italia vuole la pace, può essere raggiunta solo continuando ad armare Kiev. Fare di tutto perché la soluzione finale non sia una resa ai russi"

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Ue annuncia nuove sanzioni a Mosca per 11 miliardi di euro. “Proporremo un decimo pacchetto di misure con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia”, ha detto oggi Von der Leyen dal Parlamento Europeo.

Von der Leyen: “Al via il decimo pacchetto di sanzioni”

Proporremo un decimo pacchetto di misure con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l’altro restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri”. L’annuncio è arrivato da Ursula von der Leyen che, nel suo intervento al Parlamento europeo ha parlato di sanzioni in arrivo entro il 24 febbraio. “Per la prima volta proponiamo di sanzionare anche le entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria iraniana”, ha aggiunto. “Il tetto del prezzo del petrolio – ha poi spiegato – significa che la Russia sta perdendo 160 milioni di euro in entrate ogni giorno. I prezzi del gas in Europa sono oggi più bassi rispetto a prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’Europa sta investendo nelle energie pulite e nell’indipendenza energetica come mai prima d’ora. Espandendo le energie rinnovabili, stiamo battendo un record dopo l’altro”.

“La politica dell’Occidente per trasformare l’Ucraina in una roccaforte anti-russa sta raggiungendo il punto di non ritorno”. La minaccia del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è arrivata durante la seduta del Parlamento europeo dedicata all’Ucraina.

L’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell ha esortato ad aumentare gli aiuti a Kiev. “Abbiamo sostenuto l’Ucraina sul piano militare, economico, finanziario e diplomatico. Abbiamo fatto il massimo ma non basta. Voglio essere chiaro, io non voglio una guerra come nessuno, ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace bisogna aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. Non solo dobbiamo continuare con gli aiuti ma dobbiamo aumentarli”, ha sottolineato Borrell concludendo: “La guerra si deciderà questa primavera e questa estate”.

L’Italia vuole la pace

“L’Italia vuole la pace, può essere raggiunta solo continuando ad armare Kiev. Fare di tutto perché la soluzione finale non sia una resa ai russi”. Intervista a Repubblica del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il governo, spiega, “è saldamente ancorato all’Ue, agli Usa, all’Occidente”. Nessun ripensamento. Quanto alle parole di Berlusconi su Zelensky, la linea del partito “non si è mai discostata da quella del Ppe e del Parlamento italiano”. E l’Italia “non è l’anello debole della Nato”. Sulle armi: già varato il sesto decreto, una nuova misura ‘non è in preparazione, ma in ogni caso Forza Italia lo voterebbe’.

Intanto, la questione della consegna di aerei da combattimento da parte della Germania all’Ucraina “al momento non è centrale” ma sarà discussa in futuro, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un’intervista all’emittente Ard. La priorità è mettere in sicurezza lo spazio aereo di Kiev, ha detto Pistorius al canale tedesco. “Solo quando i cieli sopra l’Ucraina rimarranno al sicuro per i prossimi tre-quattro mesi, allora si potrà parlare di passi successivi”, ha detto il ministro di Berlino.

Fonte: Ansa