Ucraina: 121 bambini uccisi. Colpito un ponte a Chernihiv cruciale per gli aiuti

Nel 28esimo giorno di guerra, la situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev

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Il ponte di Chernihiv, in Ucraina (Fonte: Twitter)

Sono 121 i bambini rimasti uccisi in 28 giorni di guerra, mentre altri 167 sono rimasti feriti: a riferire il drammatico dato è l’ufficio del procuratore generale ucraino sulla sua pagina Facebook.

I bombardamenti, secondo la procura, hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte: “Le scuole bombardate sono più di 220, 155 gli asili nido. La situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev”.

Inoltre, sale ad almeno 925 il numero dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, secondo i dati forniti ieri dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Uniti per i diritti umani (UNHCR).

Ucraina: “Colpito un ponte a Chernihiv cruciale per gli aiuti”

Bombardato nella notte un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent. Il consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko ha riportato la notizia sul suo account Telegram questa mattina, citando la conferma del capo dell’amministrazione statale regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus.

Decisi 9 corridoi umanitari: ma non da Mariupol

Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina, ma non per uscire da Mariupol, dove la situazione dei civili è drammatica. Lo afferma il vice primo ministro dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, citata da diversi media internazionali, sostenendo che non c’è accordo con la Russia per stabilire un corridoio sicuro dal cuore di Mariupol.

Zelensky: “I russi hanno catturato i soccorritori del convoglio umanitario a Mariupol”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze russe non solo hanno bloccato un convoglio umanitario che cercava di raggiungere l’assediata città di Mariupol con rifornimenti, ma hanno catturato alcuni dei soccorritori e degli autisti di autobus.

Draghi: “Serve dialogo con la Cina, non supporti Mosca”

“Fondamentale che l’Ue sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino. Dobbiamo ribadire l’aspettativa che Pechino si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo [qui il discorso del Premier, ndr].

La Cina sostiene la partecipazione di Putin al prossimo summit del G20

La Russia “è un membro importante del G20 e nessuno ha il diritto di espellere altri Paesi: il G20 è il forum più importante per la cooperazione economica internazionale che riunisce le principali economie mondiali”. E’ il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, in merito alle ipotesi di una discussione tra Usa e alleati sulla permanenza di Mosca nel club delle principali economie sviluppate ed emergenti dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. La Cina ha quindi espresso sostegno alla partecipazione del presidente Vladimir Putin al prossimo summit in Indonesia.

Papa: “La Madre di Dio sollevi i cuori dei nostri fratelli e sorelle afflitti dalla crudeltà della guerra”

“Quest’anno, nel cammino di penitenza quaresimale, digiuniamo chiediamo a Dio la pace, sconvolta dalla guerra in corso in Ucraina”. Questo il saluto del Papa ai pellegrini polacchi durante l’udienza generale di oggi in Aula Paolo VI, in Vaticano. “In Polonia, voi ne siete testimoni accogliendo i rifugiati e ascoltando i loro racconti”, l’omaggio di Francesco: “Mentre ci prepariamo a vivere un giorno speciale di preghiera nella solennità dell’Annunciazione del Signore, chiediamo che la Madre di Dio sollevi i cuori dei nostri fratelli e sorelle afflitti dalla crudeltà della guerra”