Tre nuove forti scosse in Croazia, la gente scappa in strada

La Difesa italiana sta fornendo aiuto alla popolazione croata, duramente colpita dal terremoto, con l'invio di personale dell'Esercito

Terremoto in Croazia: i danni a Petrinja

Questa mattina tre nuove scosse forti hanno colpito la Croazia, reduce da ormai diversi giorni di movimenti tellurici, iniziati il 28 dicembre con una prima scossa di magnitudo 5.2 vicino a Petrinja e poi proseguito ieri, con un disastroso terremoto 6.4. Gravissimi i danni proprio a Petrinja, dove si è registrata la distruzione completa del centro storico e la morte di un bambino. Tra gli edifici crollati vi sarebbero anche l’ospedale civile e un asilo.

Le nuove scosse

Dopo le 6 di mattina, oggi la terra è tornata a tramare per altre tre volte: alle 6:15 con magnitudo di 4.7, alle 6:26 con 4.8 – la più forte di oggi – e alle 6:29 con 3.9. L’epicentro è sempre nella stessa zona vicino Petrinja, a 50 km sud-est di Zagabria e a 18 km dalla città di Sisak.

Finora il bilancio provvisorio è di 7 morti, decine di feriti e ingenti danni materiali. Nel paesino di Glina, dove è registrato finora il maggior numero di vittime, gli abitanti hanno dormito nelle macchine. A Sisak circa 150 persone di si sono rifugiate nei palazzetti dello sport della zona e i quotidiani croati riportano come le persone continuino a scappare da casa, soprattutto dopo le nuove scosse.

Croce Rossa

Le strutture di accoglienza sono gestite dalla Croce Rossa – scrive il Sir – e viene distribuita acqua e cibo in scatola. La situazione viene complicata anche dal meteo perché questa notte ci sono state piogge.

Molti i danni anche a Zagabria in ospedali, asili, case di riposo e ministeri. Anche vari edifici religiosi risultano gravemente danneggiati.

La preghiera del Papa

A questa realtà di desolazione si è fatto vicino il Papa, nell’ultima udienza generale del 2020, ricordando le vittime, i sopravvissuti, i danni subiti dalle zone colpite, e appellandosi alla solidarietà internazionale perché sostenga territorio e popolazione:

“Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma – ha detto il Pontefice oggi – e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le Autorità del Paese, aiutate dalla Comunità internazionale, possano presto alleviare le sofferenze della cara popolazione”.

Gli aiuti dall’Italia

La Difesa italiana sta fornendo aiuto alla popolazione croata, duramente colpita dal sisma, già da ieri sera. Su indicazione del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e su disposizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Comando Operativo di vertice Interforze ha immediatamente predisposto l’invio di personale dell’Esercito e di 6 mezzi del Reggimento Logistico della Brigata Pozzuolo del Friuli (4 mezzi complessi autoscarrabili APS, 1 ducato officina e 1 mezzo Astra HD6) per il trasporto di materiale logistico della PROCIV della Regione Friuli Venezia Giulia a favore del Popolo croato.

“Esprimo la mia più profonda vicinanza – ha affermato in una nota il ministro Guerini – alle istituzioni, alle famiglie e alla popolazione croata colpita dal terremoto. Il legame di amicizia tra i nostri Paesi è forte, per questo la Croazia può contare sull’aiuto e sulla solidarietà dell’Italia”.