Terremoto Centro Italia, Legnini accelera per la ricostruzione. Il plauso di mons. Francesco Massara

Le tre nuove ordinanze firmate dal commissario straordinario Legnini sono "la svolta per la ricostruzione" dei territori colpiti dal sisma

Un segnale fortissimo che dà finalmente una svolta alla ricostruzione, quello impresso dal Commissario. Noi tutti dobbiamo essere profondamente grati a Legnini per quello che ha fatto e continuerà a fare per il territorio. questa volta siamo davvero nelle condizioni di far ripartire la ricostruzione degli immobili privati e pubblici e delle chiese. La svolta data dalle normative fatte dal commissario ci mette nelle condizioni di iniziare; adesso sta a noi fare la nostra parte. Come diocesi siamo già partiti con il collegio Betti ma continueremo con le chiede e tante opere da risistemare; tra queste ultime infatti abbiamo anche diverse strutture private che potranno essere funzionali al ritrovo sociale delle nostre comunità. Credo che proprio grazie a questi positivi segnali che vengono dal Commissario, tra i componenti delle istituzioni, potremo collaborare affinché la partenza vi sia come fatto reale e non come un mero desiderio“.

Sono le parole di monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e Fabriano-Matelica, riportate dal quotidiano appenninocamerte.info, che esprime grande soddisfazione per l’operato del Commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia, Giovanni Legnini.

Le nuove ordinanze di Legnini

Il commissario per la ricostruzione ha emanato tre nuove ordinanze la 105, la 106 e la 107, per i programmi straordinari di ricostruzione nei comuni più colpiti dal sisma, per la semplificazione nella ricostruzione delle chiese, per la riorganizzazione interna della struttura commissariale. Come riporta l’appenninocamerte.info, è stato lo stesso Commissario a dare notizia delle nuove ordinanze in una conferenza stampa.

I sindaci vivono una situazione di grandissima difficoltà e responsabilità, so che queste difficoltà ci sono e quindi istituiamo un fondo di 5 milioni di euro per sostenere i Comuni, per affiancarli, per andare avanti e accelerare”, ha detto il commissario, spiegando che si tratta di un “fondo per aiutare chi ha bisogno di altre risorse per completare i piani – ha spiegato – in 10 giorni li avrà. Vogliamo eliminare ogni ostacolo per far sì che i piani vengano varati al più presto”.

Le risorse ci sono ma ne serviranno e quindi io ho già chiesto e chiederò ancora che una quota del Recovery fund sia destinato a rendere questi territori più attrattivi” perché “se nel ricostruire garantiremo sicurezza e connessione, con infrastrutture materiali e digitali, questi territori nei prossimi anni potranno guardare con maggiore fiducia al futuro”.

La macchina deve funzionare e io farò in modo che funzioni. Per questo da settembre sarò meno negli uffici di Roma e andrò nei Comuni, negli uffici speciali, per capire quali sono gli ostacoli da superare perché il tempo degli alibi è finito. Per i progettisti, per i tecnici, privati e pubblici, per tutti – ha aggiunto Legnini – Siamo consapevoli dei ritardi, delle lentezze e dei limiti – ha proseguito – ma anche della inderogabile necessità di guardare avanti con fiducia. Le regole sono state ridisegnate e ora entreranno a regime pienamente, entro settembre. Ma adesso – ha concluso – bisogna partire e se non si parte, se non funziona, vuol dire che c’è qualcuno che non ha interesse che funzioni. Io andrò a verificare di persona”.

Il terremoto del centro Italia

Il 24 agosto del 2016 una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0, alle ore 3.36, ha colpito lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli e Arquata del Tronto. Due potenti repliche si sono verificate il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte di magnitudo 6.5 che ha colpito i comuni di Norcia e Preci in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5 ed ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi sismici provocò circa 41.000 sfollati, 388 feriti e 303 morti. 

Papa Francesco, durante l’Angelus, ha voluto ricordare le popolazioni colpite dal terremoto. “Domani si compiono anche quattro anni dal terremoto che ha colpito l’Italia Centrale. Rinnovo la preghiera per le famiglie e le comunità che hanno subito maggiori danni, perché possano andare avanti con solidarietà e speranza – ha detto – e mi auguro che si acceleri la ricostruzione, affinché la gente possa tornare a vivere serenamente in questi bellissimi territori dell’Appennino”.