Tav: scontri in Val Susa per i lavori del nuovo autoporto

Pietre lanciate contro la polizia dai manifestanti accorsi per il timore che volessero sgomberare il presidio No Tav di San Didero

Foto: NoTav.info

Tensioni nella notte in Val Susa tra No Tav e forze dell’ordine a San Didero per l’avvio dei lavori di costruzione del nuovo autoporto dell’autostrada A32 Torino – Bardonecchia.

Pietre e petardi sono stati lanciati contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni, dai manifestanti accorsi per il timore che volessero sgomberare il presidio No Tav. Ci sarebbero alcuni feriti tra forze dell’ordine e operai, ma anche i No Tav riferiscono di feriti tra i manifestanti che si oppongono alla Torino-Lione. Gli scontri sono durati un paio d’ore, fino alle 3 di notte di martedì 13 aprile, ed hanno richiamato in Valle anche i militanti dei centri sociali da Torino.

Barricate e lacrimogeni

Almeno un centinaio i manifestanti che hanno raggiunto San Didero per tentare di impedire l’arrivo degli operai e dei mezzi da cantiere, anche con barricate a cui hanno dato fuoco per non far avanzare le forze dell’ordine.

“Senza nessuna vergogna, con l’Italia che urla alle terapie intensive e un Governo che non si preoccupa della salute e della tutela dei suoi cittadini, ormai anche in grave crisi economica e sociale, lo Stato sostiene l’avanzamento di quest’opera scellerata ed ecocida“, si legge su NoTav.info, il sito internet di riferimento del movimento che si oppone alla Torino-Lione.

“Una manciata di operai, difesi dalle forze di Polizia in tenuta antisommossa, infatti, sono lentamente avanzati nei lavori di distruzione di un nuovo pezzo del territorio Valsusino. Ma in questa notte, in cui le ruspe provano ad avanzare contro la primavera, il Movimento No Tav continua a resistere mentre si avvicinano le prime luci dell’alba”.

La Digos della Questura di Torino indaga su quanto accaduto, mentre i No Tav si sono dati appuntamento alle 8.30 alla stazione di Bruzolo e a Borgone.

La Tav

La ferrovia Torino–Lione (Tav) è un’infrastruttura, ideata a partire dagli anni 90 e in fase di progettazione/realizzazione dagli inizi degli anni 2000 (dal 2005 sviluppata come parte del programma di reti transeuropee TEN-T), consistente in una linea ferroviaria internazionale di 235 km, dedicata al trasporto di merci e persone fra Torino (Italia) e Lione (Francia), che affiancherebbe, con caratteristiche più avanzate, la linea esistente che transita attraverso il traforo ferroviario del Frejus.

Sulla base di considerazioni tecniche, economiche, sociali, politico-ideologiche e ambientali, si è prodotta in Italia una forte opposizione all’opera da parte delle comunità locali e del cosiddetto movimento No TAV.

In Francia critiche tecnico-economiche sono state invece avanzate soprattutto da parte della Corte dei conti francese ed indirizzi in merito al rinvio delle tempistiche sono pervenute da altre commissioni di valutazione nominate dal Governo francese.