Svolta green al Meeting 2020

Il 20 agosto si svolgerà al Meeting di Rimini l'atteso dibattito sul Green New Deal con Paolo Gentiloni, Luigi Gubitosi e Ursula von der Leyend in collegamento video

Il tema è stato anche oggetto di un documento di Papa Francesco. Il 20 agosto si svolgerà al Meeting di Rimini l’atteso dibattito sul Green New Deal con il commissario Ue ed ex premier Paolo Gentiloni, l’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen in collegamento video. Su questi argomenti la casa editrice Rubbettino ha appena pubblicato un libro di Giuseppe Sabella dal titolo “Ripartenza verde”. L’autore viene dal mondo cattolico e ha molta consonanza con le questioni affrontate al Meeting 2020.

Ripartenza green

Ripartenza verde è l’immagine della ricostruzione post covid e della politica di rilancio della produzione sempre più proiettata verso l’intelligenza artificiale. E la transizione ecologica ed energetica. Verde è anche il motore digitale che rende l’industria più produttiva e sostenibile. E più giovane. Ancora una volta il driver del cambiamento non è l’ideologia. Ma l’imprevedibile evoluzione di scienza e tecnica.  L’ambientalismo ha infatti spesso prestato il fianco a derive antindustriali e della decrescita. E, contrariamente alla narrazione dominante, sostenibilità e velocità della trasformazione ci inducono a pensare che – superata la turbolenza planetaria – l’era digitale sarà migliore dell’era industriale.

Industria verde

L’industria è il principale responsabile della crisi ambientale ma è, allo stesso tempo, il principale attore che può ripristinare un equilibrio nel pianeta. Ed è oggi del tutto evidente che ciò che ha reso la Cina il più importante baricentro, e non soltanto la fabbrica del mondo, ha avuto inizio con la delocalizzazione di attività manifatturiere. Anche per questo le produzioni stanno rientrando e la pandemia sta accelerando la riorganizzazione delle catene del valore. L’industria è il soggetto della globalizzazione e all’inizio di questo nuovo corso – più orientato alla regionalizzazione dell’economia – si è finalmente compreso, anche in Europa, che non c’è futuro senza innovazione e senza una nuova centralità della produzione. È la sfida del Green New Deal, occasione decisiva per l’Italia.