Strage in Norvegia, il killer è un danese di 37 anni convertito all’Islam

E' un danese di 37 anni, convertito all'Islam, l'autore della strage avvenuta a Kongsberg, nel sud-est della Norvegia

E’ un danese di 37 anni, convertito all’Islam, l’autore della strage avvenuta ieri sera a Kongsberg, nel sud-est della Norvegia. Il suo nome sembrerebbe essere Rainer Winklarson.

L’arresto (ma non il nome dell’attentatore) è stato confermato dalla polizia dopo ore di riserbo sulle indagini, dichiarando che l’uomo ha tentato la fuga dopo uno scontro con gli agenti ma adesso sta collaborando con gli investigatori e sembra colpito dalla situazione che si è venuta a creare, mentre il Paese stava rivivendo l’incubo della strage di Utoya del 2011.

E anche in questo caso, spiega chi sta seguendo l’inchiesta, non è esclusa la pista terroristica. Un’ipotesi che si starebbe concretizzando, visto che le forze dell’ordine hanno fatto sapere che Winklarson si era convertito all’Islam, radicalizzandosi su internet.

Nel corso di una conferenza stampa nella notte, Oyvind Aas, capo della polizia di Kongsberg, aveva detto che l’uomo è “l’unica persona coinvolta” nell’attacco. Armato di arco e frecce, aveva preso di mira i passanti in diverse zone della città uccidendo cinque persone e ferendone due. Il 37enne è stato poi arrestato e portato nel carcere di Drammen.

Le vittime della strage in Norvegia

Le vittime della strage sono quattro donne e un uomo, tutti di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Le due persone ferite si trovano in terapia intensiva, una di loro è un agente che si trovava fuori servizio al momento dell’attacco. Sulle condizioni del collega Aas non ha voluto rilasciare però alcun commento, aggiungendo invece che l’attacco si è svolto su una “vasta area” e che vi sono diverse scene del crimine.

Movente terroristico

ieri sera il capo della polizia aveva detto: “È naturale considerare che si tratti anche di un atto di terrorismo. Ma l’uomo non è stato interrogato ed è troppo presto per giungere a conclusioni”. Ma durante l’interrogatorio, avvenuto poche ore dopo l’arresto, il 37enne si è mostrato collaborativo con le forze dell’ordine e si sarebbe detto “colpito dalla situazione“.