Speranza: “Il Ssn è la cosa più importante che abbiamo”

Il discorso del ministro della Salute, Roberto Speranza, a Potenza per la consegna dell'onorificenze all'Ordine al merito della Repubblica italiana

Il ministro della Salute, Roberto Speranza

“La pandemia ci ha insegnato che il servizio sanitario nazionale è la cosa più importante che abbiamo, non te ne rendi conto quando stai bene, ma quando sei toccato in modo collettivo o individuale ti rendi conto di come il ssn valga più di ogni cosa, è il cuore dell’articolo 32 della nostra Costituzione, poche parole che indicano la traiettoria essenziale”. Sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, che a Potenza ha partecipato alla cerimonia per la Consegna dell’onorificenze all’Ordine al merito della Repubblica italiana. 

Il discorso di Speranza

Il diritto alla salute è un diritto fondamentale, se una persona sta male non devono contare soldi o luogo di nascita o colore pelle, se una persona sta male va curata sempre e comunque è un diritto da difendere con i denti – ha aggiunto -. I nostri medici penso non abbiano voglia loro di farsi chiamare ‘eroi’, a queste persone penso che va riconosciuta la loro funzione fondamentale si prendono cura di noi, non c’è mestiere più bello, dobbiamo rispondere con atti concreti con investimenti e chiudendo la stagione dei tagli“.

“La più grande lezione di questi mesi è che nessuno si salva da solo, il nostro Paese sta molto meglio ma dobbiamo avere ancora molta prudenza, però la strada è quella giusta, abbiamo un’arma in più, la scienza ci ha offerto risposte straordinarie – ha detto il ministro -. Questa fase dobbiamo viverla con prudenza ma anche con consapevolezza del momento giusto di programmare il futuro, abbiamo la responsabilità di provare a ripartire e rianimare una capacità di stare insieme su basi nuove“.

Un pensiero per la comunità della Basilicata

Esprimo un pensiero di riguardo verso la comunità della Basilicata che deve saper raccogliere questo nuovo tempo di sfide, la piccola Basilicata ha la forza, la passione e l’identità per guardare con fiducia alla ripartenza. Sono contento che abbiamo portato a buon fine l’impegno della facoltà di medicina presso l’ateneo lucano, un segnale di ottimismo per la nostra regione”.