Speranza firma le ordinanze sui colori delle Regioni: ecco cosa cambia

Dal 1° marzo in arancione Lombardia, Marche e Piemonte. In area rossa Basilicata e Molise. La Sardegna passa in area bianca

Le nuove zone valide dal 1° marzo

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia – il tasso di positività nazionale è salito  al 6,3% – ha firmato oggi, 27 febbraio, le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 1 marzo.

I nuovi colori delle Regioni

Da lunedì primo marzo passeranno in area arancione le Regioni Lombardia, Marche e Piemonte. In area rossa le Regioni Basilicata e Molise. La Sardegna passa in area bianca.

È intanto in corso il tavolo di confronto tra Ministero della Salute, Iss e Regione Sardegna per definire le modalità attuative del passaggio.

Basilicata, Bardi: “Comportamento inadeguato di pochi”

“La decisione del Governo di fare entrare la Basilicata in zona rossa” dal prossimo 1 marzo “è stata presa solo ed unicamente a seguito del fatto che l’indice Rt è passato nell’arco di soli sette giorni da 1,04 a 1,51. Ciononostante, la Basilicata resta quella che in Italia registra la più bassa pressione ospedaliera, un tasso di letalità del virus e una percentuale fra numero di tamponi e numero di positivi fra i più bassi d’Italia”. Lo ha detto – secondo quando reso noto dall’ufficio stampa – il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in videoconferenza, dell’unità di crisi regionale.

Aumentano le chiusure nelle scuole in tutta Italia

Crescono di giorno in giorno le ordinanze che prevedono limitazioni al regolare svolgimento delle lezioni in presenza, soprattutto nelle zone più colpite dalle varianti del coronavirus. A breve in arrivo il parere del Cts sui contagi negli istituti scolastici. Rezza: “Chiusura dolorosa ma da considerare”. De Luca: “Da lunedì chiudiamo tutte le scuole”. Acquaroli: “Dad al 100% per le superiori nelle Marche”.

Il bollettino del 26 febbraio e vaccinazioni

Il tasso di positività nazionale sale al 6,3%. Qui il bollettino di ieri, 26 febbraio, diramato dal ministero della Salute. Oltre 4 milioni le dosi di vaccino somministrate in Italia, di cui 1,37 milioni di richiami.