Speranza alla Camera: “Aspettiamo l’ok per il vaccino a 12-15enni”

Un italiano su tre ha ricevuto almeno una dose di vaccino e per giugno ce ne sono 20 milioni a disposizioni. La replica delle associazioni del turismo alle parole di Figliuolo: "Cautela, esternazioni possono avere effetti amplificati"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza

Si contano i giorni fino al 28 maggio, data in cui l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) potrebbe dare parere positivo sulla somministrazione del vaccino Pfizer ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni, opzione che si rivelerebbe strategica per l’organizzazione del prossimo anno scolastico. Lo ha detto ministro della Salute Roberto Speranza nel question time alla Camera dei deputati mercoledì 19 maggio.

Vaccinazione strategica

Il ministro ha affermato: “Il nostro auspicio e le informazioni che abbiamo in possesso ci portano a ritenere che il 28 maggio l’Ema possa dare il via libera al vaccino Pfizer anche per la fascia d’età 12-15 anni. La vaccinazione per i più giovani è altamente strategica e noi la riteniamo essenziale in vista della ripresa del prossimo anno scolastico”. L’esponente dell’esecutivo ha poi proseguito: “Ad oggi un terzo degli italiani ha avuto la prima dose somministrata, un dato positivo e incoraggiante. Abbiamo circa 20 milioni di dosi a disposizione nel nostro Paese a giugno e questo ci consente di estendere le vaccinazioni anche ad altre generazioni“.

“Siamo arrivati a circa 28,5 milioni di dosi somministrate. Abbiamo protetto nel nostro piano in primis le fasce più deboli, i fragili, gli anziani, le persone che incontrando il virus potevano avere un rischio più alto”, ha detto ancora il ministro della Salute rispondendo alle interrogazioni degli onorevoli nell’Aula di Montecitorio.

Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa ha spiegato che il governo è al lavoro insieme al Commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo per l’adeguamento del piano vaccinale qualora da Amsterdam, la sede dell’Agenzia, dovesse arrivare il via libera.

Le repliche a Figliuolo

Sul tema delle vaccinazioni, ieri il commissario straordinario Figliuolo in visita in Toscana ha invitato le Regioni a “essere realisti” e seguire “un piano cadenzato e ragionato che tiene conto delle capacità vaccinali”, mettendo “in sicurezza gli over60 che hanno il 95% di probabilità di finire in ospedale, o peggio di finire in terapia intensiva”. Questo dopo che negli ultimi giorni diverse Regioni hanno aperto le prenotazioni per i quarantenni. La replica oggi di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto – una di quelle che già consente agli over40 di prenotarsi – : “Sono assolutamente d’accordo che bisogna mettere in sicurezza dai 60 in su, ma non possiamo lasciare neanche delle voragini nelle agende. Noi stiamo prenotando al 16 di giugno. Siamo perfettamente in linea, non ci sentiamo chiamati in causa da quelle dichiarazioni”.

Il commissario si era espresso anche sulla questione del vaccino in vacanza, dichiarando che sarebbe meglio programmare le ferie in base alla prenotazione. “Per Astrazeneca”, ha detto Figliuolo “si può  fare con un intervallo tra 4 e 12 settimane tra prima e seconda dose, con i vaccini a mRna si può fare a 42 giorni”. Poi ha concluso: “A tutto c’è un limite che è il pragmatismo. se facciamo voli pindarici e invenzioni, io non ci sto”.

Le associazioni di categoria Fiavet, Assoturismo Confesercenti e Federturismo Confindustria chiedono cautela sulle esternazioni e hanno riferito ad Adnkronos: “Se è Figliuolo a dire una cosa del genere gli effetti possono essere amplificati e devastanti, soprattutto in virtù delle tre settimane di prenotazioni tra luglio e agosto che sono le uniche sulle quali riusciamo ad avere certezza”. Assoturismo prevede che quest’anno un italiano su cinque non andrà in vacanza.