Shoigu: “Mosca rinforza i confini occidentali della Russia contro la Nato”

Il presidente russo Vladimir Putin in diretta nazionale

Questa mattina, dopo i raid notturni, sono state segnalate nuove esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina e a soli 100 km dalla Polonia, così come a Dnipro, una città sul fiume Dnepr situata nella parte centro orientale del Paese, dove tre attacchi aerei hanno colpito un asilo nido, una abitazione e una fabbrica di scarpe secondo i rapporti diffusi dalla Bbc. Bombardata anche la città di Ivano-Frankovsk, nel sud-ovest dell’Ucraina, a un centinaio di chilometri a sud di Leopoli.

Questa, in estrema sintesi, la sedicesima nottata dall’invasione della Russia in Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio. Nessuna tregua o cessate il fuoco in vista, come confermato ieri dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov al termine dell’incontro ad Antalya, in Turchia, con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba. Le truppe di Mosca intanto si avvicinano a Kiev, dove i funzionari sostengono che la capitale si stia trasformando in una “fortezza”.

Shoigu: “Mosca rinforza i confini occidentali della Russia contro la Nato”

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Shoigu, ha fatto sapere che lo stato maggiore militare è al lavoro per rinforzare la difesa dei “confini occidentali della Russia” con il ridispiegamento di unità militari e con armi avanzate, come contromisura al rafforzamento delle Nato dei suoi confini orientali, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin ha chiesto un rapporto in merito. Lo scrivono la Tass e Interfax, riportate da Ansa, citando Shoigu alla riunione del Consiglio di sicurezza russo. Non è chiaro se il rafforzamento faccia riferimento solo al confine con l’Ucraina, o anche con la Lettonia e l’Estonia, a nord-ovest, entrambi Paesi membri della Nato.