Serie A, Befana amara per le milanesi: sorridono Juve e Roma

Un super Chiesa trascina la Juve che espugna il Meazza. L'Inter cade con la Samp e il Milan resta primo. La Roma accorcia

Serie A Juve

Giornata pazzesca quella della Befana per il calcio di serie A. Nella calza carbone per Milan, Inter, Napoli, dolci per Juventus, Roma, Lazio, Atalanta e Sassuolo. Mastica amaro anche il Cagliari, mentre vola il Benevento.

Juve e Samp, le milanesi cadono

La partitissima del Meazza, finisce con  il riaprire i giochi scudetto. Il Milan, incerottato per via degli infortuni, cede di schianto alla Juventus che si impone per 3-1 per effetto della doppietta di Federico Chiesa (anche un palo colpito dall’ex Fiorentina) e dal gol di McKennie, mentre i rossoneri avevano assaporato il gusto del momentaneo pari grazie a Calabria. Lo scontro al vertice si tinge così di bianconero, meritato, che riapre i giochi scudetto. Niente fuga per i rossoneri e rilancio in grande stile per i campioni d’Italia che salgono al quarto posto a -7 dalla vetta ma con una partita da recuperare. Se Sparta piange, Atene non ride, visto che l’altra meneghina, l’Inter di Conte, si ferma dopo otto vittorie di fila, lasciando l’intera posta nel Marassi blucerchiato, condannata dalla legge dell’ex anzi, dei due ex. La vittoria della Samp (2-1) porta infatti la firma di Candreva e Keita, dopo che Sanchez sbaglia il rigore del possibile vantaggio. Inutile il gol di De Vrij. Sconfitta pericolosa che impedisce a Conte di decollare. E adesso i nerazzurri devono cominciare a guardarsi alle spalle.

Roma, Crotone spazzato via

Si fa sotto la Roma che passa imperiosa a Crotone (3-1) e non solo blinda il terzo posto, ma si avvicina a -3 dall’Inter prossimo avversario dei giallorossi di Fonseca e a -4 dal Milan capolista. Senza Dzeko, in campo solo negli ultimi 5’, Veretout e Pellegrini, ci pensano Borja Mayoral, autore di una doppietta e Mkhitaryan a stendere i calabresi che nel finale trovano con Golemic il gol della bandiera.

Crollo Napoli

Chi perde l’attimo è il Napoli che addirittura si fa “uccellare” al “Diego Armando Maradona” dallo Spezia. Sconfitta clamorosa per gli uomini di Gattuso che si erano illusi in avvio con il gol di Petagna. Il Napoli l’ha dominata, ma non l’ha chiusa e lo Spezia è stato bravo a non mollare e a crederci fino alla fine. I liguri hanno trovato il pari con Nzola, sono rimasti in dieci, ma hanno continuato a lottare, fino al gol di Pobega che ha mandato in paradiso Italiano e all’inferno un Gattuso uscito dal campo con  un diavolo per capello.

Gli altri match

Stravince l’Atalanta che continua la rincorsa verso il vertice. Al Gewiss Stadium, la Dea piega per 3-0 il Parma: decidono le reti di Muriel, Zapata e Gosens. Sconfitta che costa la panchina di fabio Liverani, esonerato in serata. Al suo posto, il ritorno di Stefano D’Aversa. Si riscatta il Sassuolo dopo il pesante ko di Bergamo, battendo il Genoa. Vantaggio di Boga, pari genoano con Shomudorov e gol partita di Raspadori per il 2-1 finale.

Torna al successo anche la Lazio che all’Olimpico batte una Fiorentina che si sveglia tardi. Caicedo in avvio, poi Immobile nella ripresa, fissano il punteggio sul 2-0 prima del 2-1 di Vlahovic allo scadere. Pari tra Torino e Verona. Un eurogol di Dimarco a metà ripresa illude i gialloblù di Juric, Bremer nel finale salva i granata da una sconfitta che avrebbe complicato i piani rilancio di Giampaolo. Il Bologna non sa più vincere e si fa rimontare due volte dal Bologna. Al Dall’Ara finisce 2-2: felsinei avanti due volti con Tomiyasu e Svanberg, ripresa prima da Pereyra poi da Arslan.

Male il Cagliari battuto a domicilio da un volitivo Benevento che si impone alla Sardegna Arena per 2-1. Neppure il ritorno di Nainggolan risveglia dal torpore la squadra di Eusebio Di Francesco, alla nona partita senza vittoria. Joao Pedro illude i cagliaritani firmando di testa il momentaneo vantaggio. Ma prima dell’intervallo, in appena tre minuti, il Benevento la ribalta. Prima l’ex Marco Sau  firma l’1-1, poi Tuia di testa porta in vantaggio i suoi. Inutile l’arrembaggio sardo nella ripresa. Vola il Benevento, precipita il Cagliari, appena tre punti sopra la zona calda.