Un seminario sulla salute mentale delle vittime di violenza

Dal 14 al 16 ottobre a Carpi (Mo) si terrà “Viaggio nella salute mentale delle donne vittime di violenza. Esperienze di cura e storie migratorie a confronto” organizzato dalla Comunità Papa Giovani XXIII all’interno del progetto

Si terrà a Carpi presso l’Auditorium Loria dal 14 al 16 ottobre il seminario “Viaggio nella salute mentale delle donne vittime di violenza. Esperienze di cura e storie migratorie a confronto” organizzato dalla Comunità Papa Giovani XXIII. Tra i numerosi relatori interverranno Anna Claudia Servillo del Dipartimento per le Pari Opportunità, Martina Taricco, psicologa della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giulia Fioravanti, psicologa di Differenza Donna, Josè Manuel Suárez, psicologo della Fundaciòn de Solidaridad Amaranta che supporta vittime di sfruttamento sessuale in Spagna.
Il 16 ottobre, verrà presentato, in visione speciale solo per gli iscritti, il cortometraggio Ballerina realizzato dal regista Kristian Gianfreda realizzato grazie al contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità e della Cisl.
“All’indomani della Giornata mondiale della Salute mentale abbiamo voluto sottolineare l’urgenza di sostenere le donne che vivono un disagio mentale, specie in questo tempo di pandemia, dopo aver subito una forma di violenza. Il 44,7% delle chiamate che abbiamo ricevuto nei primi mesi di quest’anno erano da parte di donne che hanno raccontato di aver subito una violenza domestica. Nel 44% erano donne in stato di gravidanza.” spiega Irene Ciambezi, operatrice antitratta della Comunità di don Benzi.
Nelle giornate del 14 e del 15 ottobre sarà possibile seguire il seminario in diretta sui canali www.facebook.com/questoeilmiocorpo e su www.apg23.org/it/lifeapg23tv/
Il seminario rientra all’interno del progetto “MIRIAM. Free Migrant Women from GBV, through identification and access to specialized support service”, co-finanziato dall’Unione Europea. Prevede un percorso formativo rivolto a psicologi, psichiatri, professioni sanitarie, operatori dei centri di accoglienza al fine di migliorare l’identificazione precoce delle vittime. Ad oggi sono stati formati oltre 300 operatori dei servizi a bassa soglia del terzo settore.
L’evento fa parte delle iniziative preparatorie al Festival della migrazione promosso annualmente in autunno da Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, da Associazione Porta Aperta di Modena e IntegriaMo per rappresentare la diversità, le sfumature e l’esperienza soggettiva all’interno della migrazione, partendo dal comune denominatore dell’appartenenza all’umanità.