Roma, 43enne ucciso con colpi di pistola alla testa

Nuovo omicidio in strada a Roma. Un uomo è stato ucciso a colpi di pistola nella tarda serata di ieri alla periferia di Roma. E' accaduto intorno alle 23 in via Gabrio Casati al Tufello.

La ricostruzione

La vittima è un cittadino albanese di 43 anni con precedenti e attualmente in regime di semilibertà: la vittima in quel momento stava facendo ritorno a Rebibbia, dopo aver passato la giornata nell'abitazione del Nuovo Salario: era in permesso premio ed era andato a trovare la moglie in via Gabrio Casati, una parallela di via Monte Cervialto. Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, l'uomo ha salutato la famiglia, ha preso l'ascensore, aperto il portone, ma dopo pochi passi è stato fatto oggetto di numerosi colpi di pistola (sono ancora da quantificare il numero di quelli esplosi) appena uscito da un condominio. Alcuni proiettili – almeno due – l'hanno raggiunto in diverse parti del colpo. Fatale è stato quello che lo ha centrato alla testa: è morto sul colpo, inutili i soccorsi che hanno potuto solo constatarne il decesso: il corpo era a terra, accanto a una Toyota Grigia parcheggiata davanti alla casa. I proiettili hanno forato anche due auto in sosta. Sul posto gli uomini del reparto volanti e la scientifica. Ad occuparsi del caso gli uomini della squadra mobile di Roma: sono in corso indagini per risalire ai responsabili. Ma gli investigatori pensano a una faida tra clan. Per comprendere l'esecuzione operata freddamente si deve ricordare che le zone di Tufello e San Basilio sono l'epicentro di traffici illeciti da tempo, con importanti recenti blitz delle forze dell'ordine: solo lo scorso 20 gennaio ci sono stati 21 arresti in un'organizzazione guidata dai fratelli Alfredo e Francesco, detto Ciccio, Marando, appartenenti all'omonima ndrina calabrese di Platì

La scia di sangue

Come ricostruisce il Messaggero.it, a Roma si continua a sparare e a uccidere. Dall'omicidio di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, il 7 agosto scorso nel parco degli Acquedotti a Cinecittà – che portò a una maxi operazione con l'arresto di 45 persone e la disarticolazione del clan Bellocco – a quello di Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni morto la notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot pub, all'Appio, ucciso da colpo di pistola alla testa. Il processo per l'omicidio del giovane inizierà il 31 marzo. La Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per sei persone tra loro Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, autori materiali dell'omicidio. Per la vicenda legata alla vendita di sostanze stupefacenti a processo anche Anastasia, fidanzata di Luca e Giovanni Princi.