Regno Unito, quarantena per chi arriva dal Nord Italia

Dopo il caso del volo Alitalia bloccato alle isole Mauritius, reo di avere a bordo una settantina di italiani provenienti dalle aree del contagio, anche altri Paesi hanno iniziato a disporre misure di prevenzione nei confronti dei nostri connazionali che viaggiano. A fare da aprifila è la Gran Bretagna, che ha disposto una quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti gli italiani provenienti dalle regioni del Nord, anche se non presentano alcun sintomo riconducibile al coronavirus. Un provvedimento che non coinvolge solo i cittadini della cosiddetta “zona rossa” ma anche coloro che, semplicemente, provengono dalle zone sopra la Pianura Padana. Un giro di vite deciso dal governo Johnson e che, di fatto, andrà a limitare in modo sensibile gli spostamenti degli italiani Oltremanica, con estensione anche all'Irlanda che, nel frattempo, ha sconsigliato ai suoi cittadini i viaggi in Italia, indicando sul sito del Ministero degli Esteri una mappa con le zone focolaio e quelle considerate a rischio. Cinque in tutto: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio.

Lo stop del Kuwait

Un'indicazione simile a quella rilasciata dal governo irlandese è stata data anche da quello israeliano, che ha sconsigliato ai cittadini di viaggiare verso l'Italia, così come dalle autorità del Montenegro, dell'Australia e dell'Arabia Saudita. Più stringenti le misure adottate dai Paesi Bassi, che hanno disposto un'ordinanza che vieta ai propri cittadini i viaggi negli undici comuni considerati focolaio, mentre Roma e il Lazio vengono indicate parimenti delle zone a rischio. Alcune compagnie aeree, come la Bulgariana Air, hanno disposto lo stop ai voli da e per Milano fino al 27 marzo, riferendo che per tutti i passeggeri dei voli cancellati ci sarà il rimborso: “Il primo controllo che viene effettuato negli aeroporti – ha spiegato il vicepresidente del Centro nazionale di crisi bulgaro – si applica a tutti gli arrivi, soprattutto dall’Italia, sul nostro territorio. Ora, a seguito degli sviluppi in Italia, dobbiamo intensificare i controlli anche alle frontiere terrestri per non consentire la diffusione della malattia nel nostro Paese”. Il Kuwait, invece, prende una misura ben più drastica, decretando lo stop al traffico aereo con l'Italia (primo Paese a farlo), la Corea del Sud e la Thailandia. Interessati dal provvedimento anche gli stranieri che hanno visitato questi Paesi nelle ultime due settimane, ai quali non sarà concesso l'ingresso in Kuwait, mentre per i cittadini di rientro verrà organizzato un periodo di quarantena.

Il resto d'Europa

Per quanto riguarda le gite in Italia, alcuni Paesi hanno deciso per la sospensione: fra questi la Croazia, che ha disposto lo stop per un mese, consigliando al contempo ai propri cittadini di non recarsi in Veneto e Lombardia; la Serbia, che attraverso il proprio Ministero dell'Istruzione ha fatto sapere che le scuole superiori rimanderanno i loro viaggi studio nel nostro Paese, incrementando inoltre i controlli sanitari alle frontiere; la Grecia, che assieme al blocco dei viaggi degli studenti ha disposto il rientro di coloro che già si trovano nel nostro Paese. I voli resteranno comunque regolari fino a nuovo ordine. Nel frattempo, continuano ad aggiungersi sempre nuovi casi fra i cittadini dei Paesi europei: nelle ultime ore, il caso numero uno è stato registrato sia in Svizzera che in Spagna, dove peraltro tre tifosi del Valencia, di ritorno dalla trasferta Champions a Milano contro l'Atalanta, sono stati messi sotto osservazione. Altri casi sarebbero stati segnalati anche in Austria e in Croazia.