Raisi: “Le armi nucleari non fanno parte della strategia difensiva dell’Iran”

Il presidente iraniano, in visita a Mosca, chiede che vengano ritirate le sanzioni che gravano sul suo Paese e critica la Nato

“E’ una politica della Repubblica islamica dell’Iran, quella di non sviluppare armi nucleari, questo non fa parte della nostra strategia di difesa“. E’ quanto ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, parlando alla Duma di Mosca, dove si trova per l’incontro con il suo omologo russo, Vladimir Putin.

Le dichiarazioni di Raisi

Raisi, ha voluto sottolineare che le intenzioni del Paese non sono quelle di produrre armi nucleari, ma Teheran auspica che si raggiunga presto un’intesa per l’accordo sul nucleare iraniano, come riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass. “Non vogliamo nient’altro che l’attuazione dei nostri diritti – ha aggiunto Raisi durante il suo intervento alla Camera bassa del Parlamento russo – e la Repubblica islamica dell’Iran è molto seria nel raggiungere accordi, se le altre parti intendono ritirare in modo efficiente e serio le sanzioni”. Raisi, inoltre, ha criticato la Nato, affermando che “sta penetrando gli spazi geografici dei Paesi sotto vari pretesti e coperture” e “sta minacciando gli Stati indipendenti”. “Opposizione alle democrazie indipendenti, opposizione all’autoidentificazione dei popoli, della cultura e delle tradizioni dei popoli: tutto questo è nell’agenda della Nato, e questo è un inganno”.