Poliziotto si suicida in casa: è il settimo da inizio anno

Dramma della disperazione a Roma. Alle ore 13:45 di domenica 26 gennaio in via Talamo (quartiere Collatino, zona Est della Capitale), un poliziotti si è tolto la vita. M. S., 57 anni, Assistente Capo della Polizia di Stato in servizio al Commissariato Viminale, si è suicidato esplodendosi un colpo al cuore con la pistola d’ordinanza. La tragedia è avvenuta nell'abitazione della vittima. Sconosciuti i motivi del gesto.

Troppi suicidi 

Sono molti, troppi, i casi di suicidio tra le forze dell'oridine. Una strage trasversale che interessa uomini e donne di tutte le realtà del comparto sicurezza e delle forze armate. Il 2019 è stato un anno devastante per le Forze Armate e di Polizia – scrive Infodifesa.it – con 69 suicidi. Mentre sono già sette, con quella odierna, le vittime del 2020 appena iniziato. L'ultimo caso, lo scorso 23 gennaio quando a La Spezia un poliziotto della Questura si è tolto la vita all’interno della Caserma Salotti. “A La Spezia, nella Caserma Saletti, un poliziotto di anni 48 si è tolto la vita sparandosi con la pistola di ordinanza”, aveva scritto in una nota il Libero Sindacato di Polizia (Lisipo) esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’agente. “Purtroppo – scriveva il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia Antonio de Lieto – amaramente siamo costretti a registrare che il ‘virus suicidi’ nella Polizia di Stato continua sempre più a mietere vittime”. Di qui, l’appello al Ministro dell'Interno. Quello del Poliziotto suicida a La Spezia “è il sesto suicidio dall’inizio del 2020 senza elencare quelli del 2019. Questa organizzazione sindacale, il LI.SI.PO., ha sempre chiesto ai signori del 'palazzo romano' un pool di psicologi a stretto contatto con gli operatori di Polizia, in modo tale da intervenire per tempo su qualsiasi situazione sospetta che l’appartenente alla Polizia di Stato sta vivendo, assicurando allo stesso modo il necessario supporto al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico”. Ad oggi, tuttavia, “a giudizio del LI.SI.PO. nulla è cambiato, il ‘virus suicidi’ la fa sempre più da padrone e il numero delle perdite nelle file della Polizia di Stato sale sempre più in alto”. “Troppe mamme, troppe mogli e troppi figli piangono i poliziotti che si sono suicidati”, aveva concluso Antonio de Lieto. Purtroppo, il “virus” ha colpito ancora.