Svolta nella storia della Polizia Penitenziaria: tutte le novità

Momento storico per il Corpo di polizia penitenziaria che entrerà a far parte della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo

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Un agente di polizia penitenziaria (immagine di repertorio)

“Momento storico per il Corpo di polizia penitenziaria che, per la prima volta, il prossimo 10 settembre, entrerà a far parte della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (DNAA) con un Nucleo, composto inizialmente da sette unità, che sarà a supporto del Procuratore nazionale”.

La lotta alla mafia della polizia penitenziaria

Plaude all’evento Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA, che in un comunicato spiega: “la partecipazione alle attività della DNAA della Polizia penitenziaria, seppur con un contingente di donne e uomini ancora esiguo nell’entità numerica, costituisce un passaggio essenziale per l’evoluzione del Corpo, ma soprattutto potrà dare al Paese un contributo fondamentale nelle lotte alle mafie e al terrorismo anche internazionale”.

“Pochi – sottolinea De Fazio – conoscono le mafie e i processi di radicalizzazione di matrice islamica come i poliziotti che operano nelle carceri e monitorano ogni istante della vita di boss e terroristi”.

“Anche per tali ragioni – aggiunge il leader della UILPA Polizia Penitenziaria –, senza voler entrare in polemiche che ci sono apparse talvolta strumentali e fuorvianti, pensiamo che questa possa essere la prima risposta del Corpo di polizia penitenziaria alle scarcerazioni e ai permessi accordati ai boss, laddove è espressamente previsto il coinvolgimento del Procuratore antimafia e antiterrorismo nei pertinenti procedimenti”.

“Fermo restando che risponde a canoni di civiltà – conclude De Fazio – irrinunciabili per un Paese civile e per chi ne rappresenta e ne difende le istituzioni, rendere le strutture carcerarie idonee, efficienti e salubri per tutelare compiutamente il diritto alla salute nei confronti di chiunque e, non ultimi, degli stessi operatori che vi prestano servizio”.

Aggressioni a Benevento

Ieri, 3 settembre, cinque agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti nel corso di una protesta scoppiata nel carcere di Benevento. Secondo quanto rende noto il sindacato Osapp, la rivolta, capeggiata da due detenuti, è scoppiata nel primo pomeriggio di mercoledì con l’incendio di alcune celle, lo sfondamento di un muro e la devastazione di una cella d’isolamento. I cinque agenti sono tutti stati portati in ospedale per le medicazioni.

Le carceri sono una polveriera“, aveva testimoniato a In Terris il dott. Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp) lo scorso 29 giugno.