Pensionato ucciso a Torino, fermato il figlio in stato confusionale

Marco Trimboli aveva 62 anni. Da verificare le impronte sull'arma del delitto: un coltello insanguinato lasciato nel lavello di casa della vittima

La salma trasportata in obitorio

E’ stato fermato dai carabinieri il figlio di un uomo di 68 anni, ucciso ieri a coltellate nella sua abitazione a Torino in via Ribet, nel quartiere San Salvario, che costeggia la sponda sinistra del Po, a ridosso del Castello del Valentino. Il figlio della vittima è affetto da disturbi psichici. Era ricercato da alcune ore dopo essere fuggito dall’appartamento in cui si trovava con il padre, un pensionato. Ora è stato sottoposto a interrogatorio.

La dinamica

la vittima si chiamava Marco Trimboli e aveva 62 anni. Il corpo è stato trovato da una delle tre figlie in camera da letto, con ferite di coltello alla gola, dopo la telefonata del fratello, 44 anni, che le aveva detto: “papà è morto”. Il figlio è stato rintracciato tre ore dopo la scoperta del cadavere, verso le otto di sera, sul ponte del Po, davanti alla Gran Madre. I carabinieri lo hanno portato in caserma in stato confusionale. Non è ancora accusato di nulla, ma ci sono ancora da verificare le impronte sull’arma del delitto: un coltello insanguinato lasciato nel lavello di casa della vittima. Le tre figlie sono state sentite fino a sera inoltrata dai carabinieri e dal magistrato che conduce le indagini. Non si esclude alcune pista.