Morti sul lavoro: due operai vittime di un incidente nel pavese

Secondo una prima ricostruzione l'incidente sarebbe stato causata dalla rottura di una tubatura. Al 30 aprile 2021, gli infortuni sul lavoro con esito mortale sono 306 (+9,3% rispetto al 2020)

Fonte Vigili del Fuoco

Nel giorno in cui l’Inail pubblica i dati dei morti sul lavoro nei primi quattro mesi del 2021, in media due al giorno, si aggiorna il triste bilancio del mese di maggio. Due operai della ditta Di.Gi.Ma di Villanterio, in provincia di Pavia, sono morti, investiti dai dei vapori “contenenti verosimilmente ammoniaca”. “Fatti inaccettabili, vicini alle famiglie in questo momento di dolore”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

L’incidente dentro la ditta

I due operai stavano lavorando in una vasca quando, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe rotta una tubatura e sprigionata una bolla di gas contenente ammoniaca, hanno reso noto i carabinieri, che ha investito i due, provocandone il decesso. I lavoratori deceduti sono un operaio di 50 anni, originario di Pavia, e un 51enne di Siena.

L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 12:30 all’interno della ditta, che si occupa di produzione di grassi e farine di origine animale. La prima segnalazione ai carabinieri è arrivata intorno alle 13. Sul luogo un’ambulanza, l’automedica, carabinieri e vigili del fuoco che con tute specializzate stanno lavorando all’interno della ditta, scrive LaPresse.

I commenti

“Siamo vicini alle loro famiglie in questo momento di dolore. Sono fatti inaccettabili”, ha commentato la morte dei due operai il governatore Fontana . “Nei giorni scorsi ci siamo riuniti con tutti i Prefetti della Lombardia e i soggetti istituzionali coinvolti, a vario titolo, sul tema della sicurezza sul lavoro per individuare ulteriori strumenti utili a contrastare questi gravissimi episodi“, ha detto il presidente della Regione.

“Due operai morti sul lavoro nel Pavese proprio mentre eravamo in piazza a protestare insieme a tanti lavoratori sul tema della sicurezza. Siamo già a 306 morti nei primi 4 mesi del 2021. E’ una carneficina che deve far riflettere sulle responsabilità e sulle urgenti iniziative da assumere da istituzioni ed imprese”, scrive su Twitter il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Due morti al giorno

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail entro il mese di aprile sono state 306, 26 in più rispetto alle 280 registrate nel primo quadrimestre del 2020 (+9,3%) – 2,55 ogni 24 ore secondo la statistica matematica, scrive Agi –  e in linea con quelle del primo quadrimestre 2019 (303 eventi mortali).

Il confronto tra il 2020 e il 2021 richiede però cautela, riporta Adnkronos, in quanto i dati delle denunce mortali degli open data mensili, più di quelli delle denunce in complesso, sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia, con il risultato di non conteggiare un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio Covid-19, in particolare del mese di marzo 2020, entrate negli archivi solo nei mesi successivi alla fotografia scattata il 30 aprile 2020. I decessi causati dal Covid-19 avvengono dopo un più o meno lungo periodo di tempo intercorso dalla data del contagio.

A livello nazionale i dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano per il primo quadrimestre di quest’anno un decremento solo dei casi in itinere, passati da 60 a 48, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono stati 38 in più (da 220 a 258).